C’è un cuore che batte a via delle Canossiane a Roma. Il quartiere è il Trionfale e più precisamente quella zona che i più conoscono come Ottavia. Un cuore che pulsa ogni giorno e regala aggregazione e speranza a tanti ragazzini sognanti di vedere un giorno il loro nome su qualche titolo di giornale. Qui a pochi passi dai palazzi e dalla vie strette dove il piano regolatore è stato dimenticato in un cassetto si insegna calcio. E l’Asd Ottavia ad impegnarsi ogni giorno da quel lontano 1978 quando un gruppo di amici decise di dar vita a questa nuova avventura. Di tempo ne è passato e dopo tanti successi e delusioni si è deciso, quest’anno, di dare nuova linfa a questa società da sempre protagonista soprattutto nel settore giovanile. Nuovo presidente, Massimo Gramaccioni e nuovo direttore sportivo: Massimo Ceresi. E’ con quest’ultimo che cercheremo di entrare dentro quel cuore. Il neo DS ha un trascorso importante nel calcio dilettantistico. Alle soglie del grande salto nel calcio che conta subisce un brutto infortunio che ne compromette per sempre la carriera. Traini (ex Torino e Ternana), Berrettini (campione europeo con nazionale under 20), Polverini ex ct di Malta (storico il suo successo contro Germania Ovest per 1 a 0) sono gli allenatori di Ceresi. Nomi importanti che insegnano a quel ragazzo i valori del campo e di come si sta in campo. Oggi dopo tante esperienze ha deciso di dedicarsi a questo nuovo progetto.
Massimo cosa ti ha spinto di accettare il ruolo di DS all’Ottavia?
Tanti anni di calcio mi hanno insegnato che soprattutto a queste latitudini la serietà del progetto è alle basi per far bene. Qui ho trovato persone serie che vogliono investire e fare bene, soprattutto con i giovani. Voglio dare continuità ad un progetto già ben iniziato. Il nostro scopo è insegnare calcio ma anche far crescere bene i nostri ragazzi e non solo nel campo ma anche nella vita.
Quali sono le categorie su cui puntante di più?
Puntiamo molto su giovanissimi e allievi che parteciperanno ai campionati elite. Ci sono molti ragazzi interessanti. Abbiamo molti contatti anche con società importanti per far decollare i nostri calciatori. La nostra missione non è vincere ma fare in modo, che questi giovani atleti, si mettano in mostra per scrivere la loro storia.
A livello societario come vi siete organizzati?
La proprietà, ed io approvo al 100%, ha deciso di rendere l’organigramma più snello per far si che ci sia più rapidità nelle decisioni e più organizzazione. Un responsabile di riferimento per ogni settore amministrativo, organizzativo e tecnico. Nei nostri progetti c’è, nel primo anno sportivo, la ricostruzione e il rilancio partendo dal rifacimento del campo a undici per agonistica in sintetico. Invece per la scuola calcio sono già esistenti e in sintetico. Vogliamo riportare le famiglie nella vita della nostra società. Non vogliamo camminare da soli, voAccompagnando noi e i propri figli nella crescita sportiva.
Massimo parlami della scuola calcio. Cosa avete intenzione di fare?
Il responsabile tecnico sarà il prof. Ivano Moretti che ritorna da noi dopo quattro anni. La nostra scuola calcio, come detto prima, vuole tornare ad essere il punto di riferimento per la borgata. L’Ottavia deve diventare un centro di aggregazione e socializzazione, ponendo la massima attenzione a quelli che sono i valori educativi fondamentali allo sviluppo della personalità dei ragazzi.
Grazie Massimo e in bocca al lupo per la tua nuova avventura.