di EMILIO PIERVINCENZI
ROMA -Leggiamo e riportiamo qui sotto un pezzo uscito sul Messaggero di oggi in cui si segnala il probabile ritorno, nel campionato di Promozione, di un derby storico. C’era, in quegli anni (parliamo degli anni Sessanta) la rivalità Roma-Lazio, come avviene tutt’oggi. Ma in pochi ricordano che di rivalità, a livello dei dilettanti, ce n’erano molte altre a Roma. C’era soprattutto Almas-Romulea, con i due campi che distavano poche centinaia di metri uno dall’altro (e qui il Messaggero commette un gravissimo errore scivendo che il campo del S.Anna di via Demetriade è il campo storico dei biancoverdi. In realtà il campo originario dell’Almas era quello della Gioventù Italiana e si trovava a piazza Epiro, appunto a poche centinaia di metri da quello della Romulea, il Campo Roma); c’era Almas-Romulea, dicevamo, ma c’era anche Atac-Stefer, con le squadre dei due concessionari pubblici di trasporto una contro l’altra armate. E poi c’era l’Omi, la Tevere Roma, e il Cinecittà….
Chi scrive, ha purtroppo abbastanza anni per ricordare quei tempi, e per non dimenticare che qualche partita, con la maglia giallorossa dell’Atac, l’ha disputata anche lui. Ma chi scrive ricorda soprattutto quanto fossero importanti quelle partite (si giocava alle 10,30 la domenica) perché erano quelle le squadre usate dalle società professionistiche come bacino per rinnovare i propri ranghi. Quei derby, cui assistevano centinaia e centinaia di spettatori (ricordo le tribune della Gioventù Italiana o del Campo Roma quando si giocavano i derby) esprinevano gente come Oddi e Galdiolo e Giannini dell’Almas. E per la Romulea Penzo e Curcio e Baldieri… Ma anche della stessa Almas ricordo D’Amico, che negli Allievi Regionali mi fece girare la testa (io facevo il mediano, e allora il 4 marcava a uomo il 10: indovinate chi fosse il 4 e chi il 10…).
fonte: il Messaggero
Manca ancora l’ufficialità, ma la certezza è assoluta. Almas Roma e Romulea tornano ad essere avversarie. Non accadeva da sedici anni. Le due società storiche cittadine (forse le più conosciute dopo Roma e Lazio) si ritroveranno, a partire dal prossimo 15 settembre, nel campionato di Promozione, che è lontano parente di quella Promozione che costituiva il massimo palcoscenico calcistico dei dilettanti in Italia fino alla fine degli anni Sessanta. Certo, ci sarà da capire se verranno inserite nello stesso girone (sono quattro, ognuno da 18 squadre) ma l’idea è accarezzata con molta cura dal presidente del Comitato regionale Lazio, Melchiorre Zarelli, al quale piace molto rinverdire la storia.
IL RECENTE PASSATO
L’Almas Roma – fondata nel 1944, ha sfornato campioni del calibro di Giannini, D’Amico e Galdiolo – in Promozione vivrà la sua terza stagione di fila, dopo l’addio all’Eccellenza avvenuto al termine del campionato 2010-2011. La Romulea – nata nel 1921, ha cresciuto fra gli altri Baldieri, Penzo e Curcio – torna invece in Promozione dopo l’addio delle competizioni avvenuto nel 1998, quando la società della famiglia Vilella decise di dedicarsi esclusivamente al settore giovanile. Una scelta che avvenne tre anni dopo la retrocessione della prima squadra in Prima Categoria. Ora, dopo aver ritrovato la categoria nella stagione 2006, la Romulea si riaffaccia sui palcoscenici più gratificanti, sia per i tifosi che per i media: quella Promozione che il club giallorosso vinse nella stagione 1992-93.
I CAMPI S.ANNA E ROMA
I due club – biancoverde l’Almas (che è l’acronimo di Appio Latino Metronio Associazione Sportiva, in onore del quartiere che da sempre la ospita), giallorosso la Romulea – rappresentano i punti più centrali dell’attività sportiva della Capitale. Da sempre, i rispettivi campi di gioco costituiscono dei punti di riferimento per tanti romani. L’impianto di gioco dell’Almas, il campo S.Anna, si trova a ridosso dell’Appia Antica, incastonato tra le rovine dell’antica Roma. Un campo che dovrebbe essere rimesso in essere alla grande, dopo le difficoltà incontrate nelle ultime stagioni, quando la prima squadra è dovuta emigrare al campo Vianello, in un altro quartiere. Il campo Roma, invece, è da sempre un’icona nel quartiere San Giovanni, cresciuto a dismisura intorno alle mura che delimitano un impianto tra i più suggestivi in Italia, se non al mondo. Chi ci gioca, infatti, alzando gli occhi vede immediatamente stagliarsi in cielo la basilica. Il fondo del “Roma”, a differenza del S. Anna, ha già fatto ricorso alla modernità, sostituendo la propria erba naturale (anche se sarebbe più giusto dire la propria terra) con l’erba artificiale dell’era moderna.
L’ultima partita giocata tra le due squadre, risale al 1997/98. Allora finì 2-0 per l’Almas Roma che alla fine della stagione chiuse al terzo posto ma riuscì a salire in Eccellenza attraverso un ripescaggio. La Romulea, invece, chiuse quel campionato al terzultimo posto, che significò la retrocessione in Prima Categoria.