di EMILIO PIERVINCENZI
Alessandro Boccolini lo conosco da quando giocava bambino nel settore giovanile della Lazio, dove è cresciuto calcisticamente (oltre che nei ragazzi del Milan). Dopo il campionato Primavera, è stato prestato dalla società capitolina alla Viterbese nel 2003-2004 ed all’Alessandria, con cui ha vinto il campionato di Eccellenza, l’anno successivo. Nel 2005-2006 è stato acquistato a titolo definitivo dall’Ascoli, con la cui maglia ha esordito in Serie A il 14 maggio 2006 in Empoli-Ascoli 1-2.1. Una carriera perfino esagerata, per un portiere che invece in questo ultimi anni ha giocato in Interregionalem vestendo diverse maglie, l’ultima delle quali quella del Civitavecchia, la cui avventura è tristemente finita sommersa dai debiti, da rimborsi non pagati, dalla retrocessione. E’ l’11 agosto, eppure Boccolini è ancora senza squadra. Perché, Alessandro?
“Come tutti gli anni – risponde Boccolini – noi portieri cosiddetti over facciamo più fatica a trovare squadra perchè la maggior parte delle società sono convinte di trovare il portiere under bravo oppure credono che in quel ruolo faccia meno danni dell’under da mettere in campo. Ma statistiche alla mano i campionati li vincono quasi sempre le miglior difese, quindi non credo tanto a questa scelta. In più, anche se il Civitavecchia di cui difendevo la porta lo scorso anno ha avuto una delle miglior difese del campionato, è stato retrocesso e questo influisce. Non si sta a vedere in che condizioni ambientali ed economiche abbiamo giocato. Vieni da una retrocessione e tanto basta”.
Forse chiedi troppo per il rimborso spese?
“Non credo non sto chiedendo la luna sono consapevole della situazione italiana ma devo anche guardare a me visto che comunque questo per me è lavoro e ho una famiglia e visto che molte società parlano di crisi ma alla fine spendono più degli altri anni. Credo che un po’ ci si stia speculando sopra per risparmiare”.
Qualsiasi categoria va bene?
“Preferirei almeno rimanere in serie D, visto che con queste regole assurde dell’età media in lega pro sembra che la meritocrazia non valga più in quelle categorie. Ma comunque se mi venisse proposta una situazione seria anche in eccellenza, o con un futuro programmato, di sicuro la prenderei seriamente in considerazione”.
Sai, si cerca un portiere giovane perché costa poco, e così si può mettere un “anziano” in mezzo al campo.
“Come ho detto prima non credo sia la soluzione migliore, anche perchè dati alla mano non capisco come possano esserci tutti questi portieri under all’altezza tra lega pro, serie d ed eccellenza. Stiamo parlando di più di 100 se non 200 portieri… io credo invece che bisogna schierare in campo il migliore e se questo è under tanto meglio per la società ma in un ruolo cosi importante non sono molti i casi in cui questa scelta si rivelerà vincente”.
Hai 29 anni, sei già allenatore Uefa B: quando ti metterai in panchina a dirigere l’orchestra?
“La mia intenzione è quella di giocareancora tanto, visto che ho 29 anni ma dati tutti questi cambiamenti legati alle leggi federali sull’età ovviamente un futuro da allenatore è una strada molto più percorribile. Ma in questo momento ho ancora voglia di giocare. Ecco il mio appello allora: Boccolini è qui, signori presidenti, ricordatevi che un portiere importante a fine campionato ti porta sei sette punti in più…”.