di EMILIO PIERVINCENZI
TERRACINA – Dopo la sconfitta di domenica scorsa a San Cesareo, il Terracina di mister Bacci si ritrova ad affrontare, ma in campo neutro e dunque senza il calore dei suoi tanti tifosi, il Santa Maria delle Mole. La squadra di patron De Domenico ha conquistato un difficile punto domenica scorsa contro l’Anzio Lavinio (la partita è finita 2-2), mostrando belle qualità soprattutto in avanti. Dunque match duro, difficile, pieno di tensione per i ragazzi del presidente Saturno.
Ma perché i tigrotti non possono giocare in casa? E perché questo non è un fatto occasionale, ma si protrarrà ancora per mesi? Il fatto è che lo stadio di Terracina, il mitico Colavolpe, da diversi anni non ha l’agibilità per ospitare i tifosi ospiti. Infatti senza una strada secondaria che ne consenta l’accesso, l’agibilità in Interregionale non viene concessa. Voi direte: ma perché in tutto questo tempo (pare siano 8 anni!) il Comune non ha provveduto a fare i lavori? Io vi rispondo: perché questa è l’ lItalia, bellezza. Siccome la squadra non militava in una categoria che richiedeva tale misura, la politica se n’è fregata e ora, a campionato iniziato, ci si trova in questa condizione. Con i tifosi costretti a seguire la propria squadra sempre in trasferta. Oggi sarà a Sezze. Fra 14 giorni vedremo. C’è invece una sola certezza: che chi amministra la cosa pubblica se ne frega del calcio dilettantistico.