RIETI – «Il mister può fare ciò che vuole: è grande e vaccinato. Io non lo caccio, guardo solo ad una cosa: che c’è una squadra che ha due punti più di noi, la Viterbese. Le prossime uscite saranno importanti, dopo quelle avremo un quadro. Questo campionato voglio vincerlo». Risponde così, Franco Fedeli, alle esternazioni di Punzi che, a margine del 4-1 al Città di Monterotondo, aveva detto «adesso vogliamo riflettere attentamente su cosa fare, se vale la pena continuare, nessuno merita di essere vessato come accaduto in questa settimana, da dentro e da fuori», lasciando intendere che stesse valutando le dimissioni, considerata una pressione per lui troppo forte da parte dello stesso Fedeli, sempre critico, e dell’ambiente tutto. Fedeli, dunque, non esonererà l’allenatore, ribadendo di volere i risultati, che per ora ci sono. A non convincere il patron è il gioco («quasi fanno l’1-1, abbiamo giocato con la squadra più scarsa vista sinora, dai!»), anche se c’è da dire che domenica il Rieti, sotto questo aspetto, non ha fatto una brutta figura, anzi.
Ieri Punzi ha condotto l’allenamento, intento a preparare l’incursione di domani al Cecconi, per mettere al sicuro gli ottavi di Coppa Italia. «Il mister l’ho sentito e non abbiamo parlato di questo – spiega il team manager Andrea Fedeli – mi è sembrato motivato come solito. Anche io ho letto le dichiarazioni e ci sono rimasto un po’ così. Ognuno è libero di fare ciò che vuole, però sarebbe un peccato: è un tecnico dalle grandi potenzialità, potrebbe aprire un ciclo a Rieti».
Palese che le focose esternazioni di domenica, abbiano rappresentato una reazione alla morsa che durante tutta la settimana precedente al match ha attanagliato staff e squadra; una risposta, quella di Punzi, alla pressione del patron che in questo avvio di campionato non le ha mai mandate a dire (la moglie domenica lo ha invitato a calmarsi). «Sono stufo che si contesti la squadra anche al minimo passaggio sbagliato – aveva detto l’allenatore – questa squadra va sostenuta».
Le contestazioni, oltre che dal pubblico, arrivano anche dalla tribuna vip, dalla quale il presidentissimo riprende tutti, senza lasciar cadere a terra il minimo errore, generando una sorta di ansia nei suoi.
La vittoria non ha dunque spazzato via la tensione tra presidente e tecnico: un’atmosfera davvero surreale, se si pensa che il Rieti non conosce sconfitta (è secondo e scruta la Viterbese da vicinissimo), ma che potrebbe diventare distruttiva per l’unico scopo degli amarantocelesti: vincere.
(Il Messaggero.it)
Comments are closed.