di EMILIO PIERVINCENZI
ROMA – La decisione è arrivata ieri, a tarda sera. Il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, noto alle cronache politiche per essere stato una delle menti della giunta Rutelli e più recentemente per aver conquistato il Comune di Fiumicino al secondo turno ribaltando lo svantaggio di oltre dodici punti che lo dividevano dal suo avversario, insomma Montino ha deciso di “ricollocare lo stadio Desideri” e in quell’area realizzare un parcheggio. Dettoo in parole chiare: demolire il “Desideri”.
Una scelta che nessuno si attendeva. Anche perché ora lo stadio, grazie ai lavori voluti dal presidente della Lupa Roma, Cerrai, è tornato a splendere come una volta. Manto erboso rifatto, tribune sistemate, spogliatoi finalmente decorosi. Insomma, un fulmine a ciel sereno. Ecco la reazione del presidente del Fiumicino Calcio, Simone Munaretto.
“Né io, che sono il presidente, né alcun dirigente del Fiumicino Calcio è stato mai interpellato per trovare una strategia comune. Come spesso accade le istituzioni decidono o pensano di decidere sopra la testa dei cittadini. Io personalmente non mi sento PADRONE del Fiumicino Calcio, ma umile e forse anche indegno servitore di una storia più grande di me, fatta di eroi di altri tempi, di giocatori veri, di giocatori campioni nella vita prima che nello sport. Quando imbocco il vialone dello stadio Desideri lo faccio come un bambino che ha voglia di scoprire tutte quelle cose che non conosce della storia della sua città e della sua squadra del cuore. Tutti i ragazzi e i bambini del Fiumicino Calcio, tutti gli ex calciatori di Fiumicino sognano di giocare almeno una volta allo stadio Pietro Desideri.
Qualche tempo fa il presidente di un’altra squadra di calcio di Fiumicino, mi ha detto: “Simone, il Desideri non si tocca, se ci fanno un parcheggio vengo io a incatenarmi”. La cosa triste, poi, è che si pensi a uno spostamento per lasciare posto a nulla di più avvilente di un parcheggio.
Concludo dicendo: prima di fare progetti che poi devono essere cambiati, sarebbe il caso di sentire le parti in causa. Io sono disponibile al dialogo, ma non sono io che decido, ma la gente di Fiumicino. Il Sindaco aveva promesso dei referendum sui grandi mutamenti di questa città. LO STADIO PIETRO DESIDERI per Fiumicino è importante, per il Sindaco vedremo”.
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