di EMILIO PIERVINCENZI
Continuiamo con un grande personaggio del calcio dilettantistico regionale la nostra inchiesta sulla proposta dell’Associazione italiana calciatori di abolire totalmente il vincolo per i calciatori dilettanti. Ecco le risposte di Alberto Cerrai, importante imprenditore e presidente della Lupa Roma (Girone G della serie D), società modello e prima squadra di alto livello (attualmente è seconda in classifica dietro l’Olbia).
Presidente, lei è d’accordo sulla proposta Aic?
“Al 100%. I ragazzi non sono carne da macello, per cui qualcuno sente il diritto di averne la proprietà. E’ ridicola la storia del premio di formazione. Per me ogni giovane deve sentirsi libero di giocare dove crede. Aggiungo però che dovremmo anche dare il carcere a questi finti procuratori che per 500 euro ingannano i ragazzi. Alcuni di questi gentiluomini in realtà sono veri e propri straccioni e millantatori, che operano anche insieme ad alcuni allenatori i quali, grazie a loro, trovano panchine ed in cambio fanno business insieme ai procuratori”
Come cambierebbe l’attuale normativa del vincolo? Oppure la lascerebbe così com’è?
“A questa domanda rispondo semplicemente dichiarando illegale il premio e la figura dei procuratori: farei leggi pesantissime anche a livello di codice penale per fronteggiare questo squallido fenomeno.
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