ROMA – “Siete una delle più importanti risorse del sistema calcio italiano” con queste parole il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Carlo Tavecchio ha aperto la riunione delle società di Serie D svoltasi all’Hilton Rome Airport alle porte della Capitale. Il numero uno del calcio dilettantistico italiano ha riconfermato la fiducia ai rappresentanti del Consiglio del Dipartimento Interregionale(unico avvicendamento quello tra l’uscente Filippo Giusti e l’entrante Massimo Caldaroni) che, a loro volta, avevano già ottenuto l’indicazione da parte dei club nella scorsa settimana. Nonostante la crisi, la Serie A del calcio dilettantistico ha consolidato il suo organico a 162 squadre ed è intenzionata a rilanciare il suo potenziale in attesa che si formalizzi la riforma della Lega Pro (che di fatto ne fa la quarta Serie del calcio italiano) in virtù della quale dovrebbero arrivare in Serie D ben 9 formazioni in sovrannumero. Rivolgendosi alla platea, Tavecchio ha plaudito al sacrificio delle migliaia di dirigenti che spendono proprie risorse per far giocare al calcio: “Siete il vertice di una piramide autoconsistente, che si sostiene con mezzi propri e che, fatta eccezione per i contributi per le spese arbitrali, concorre alla crescita della famiglia calcistica italiana e con i tempi che corrono non è poco. Le società dilettantistiche, con le loro molteplici responsabilità verso il sistema istituzionale sportivo, verso i suoi tesserati e verso lo Stato, non hanno uguali in Europa e nel resto del mondo, quindi non accettiamo paragoni con associazioni che non hanno gli stessi obblighi e le stesse dimensioni della LND”. Le riflessioni di Tavecchio spaziano su tutti i temi di stretta attualità: “In un momento tanto delicato, dove si fa fatica ad arrivare a fine mese, sono convinto che non si sentiva il bisogno di fibrillazioni e richieste fuori luogo e fuori tempo come quella dell’abolizione del vincolo sportivo da parte di una componente federale (AIC, Ndr). Se si vuole andare avanti in questa direzione, parlando con i massimi esponenti istituzionali ho avanzato la mia proposta: lo Stato metta sul tavolo 1 miliardo e mezzo di euro per far giocare a pallone nel nostro Paese al posto delle società dilettantistiche e noi rinunciamo al vincolo sportivo introducendo una nuova fase della gestione territoriale collettivistica del nostro calcio”. “Nel momento di crisi generale – ha affermato Tavecchio – la LND si è trasformata in un ammortizzatore sociale perché concorre con serietà al pagamento dei rimborsi che in alcune aree del Paese vale quanto un vero e proprio sostentamento. Le nostre associate pagano le visite mediche, le cure suppletive e le assicurative, si occupano di vestire i giocatori, di coprire i costi per la gestione degli impianti, oltre ad investire nei settori giovanili, rappresentano quindi una realtà dinamica e produttiva dell’Italia, sono un traino per l’intera nazione”.
Tornando ai progetti che riguardano in maniera diretta il #campionatoditalia (conta una rappresentante per ogni regione della Penisola), questo è lo slogan coniato per la stagione in corso e che si è trasformato in un hastag seguito su twitter, ha preso la parola il confermato Coordinatore Luigi Barbiero: “Siamo riuniti per celebrare il lavoro svolto nell’ultimo biennio e per tracciare gli impegni che il Consiglio ha preso per il periodo che ci porterà alla conclusione del quadriennio olimpico. Sotto il profilo agonistico le nostre eccellenze sono il fair play che, tranne alcuni casi sporadici, viene esaltato dall’amichevole con la Nazionale italiana per il club che vince la Coppa Disciplina, e l’utilizzo dei giovani di cui siamo stati antesignani che ora è un investimento che ci viene in aiuto anche sotto il profilo economico”. “Non ci nascondiamo – ha continuato Barbiero – abbiamo difficoltà anche nel nostro mondo dove si registrano alcune rinunce, ma in questi casi credo che si siano fatti errori nella definizione dei budget: è dignitoso partecipare al campionato di Serie D anche per salvare la categoria, ognuno deve fare i conti con le proprie possibilità del momento”. Le linea verde in Serie D viene premiata attraverso l’iniziativa ‘Giovani D valore’, il cui regolamento è stato modificato per renderlo ancora più efficace. Grazie all’impegno della Lega Nazionale Dilettanti ci sarà un monte di risorse per 450mila euro da destinare alle società che, durante la stagione regolare, utilizzeranno un numero maggiore di giovani calciatori, oltre quelli già previsti dal regolamento del campionato. Per ciascun girone verranno stanziati 50mila euro: 25mila alla società prima classificata in questa speciale graduatoria, 15mila alla seconda e 10mila alla terza. Ovviamente le somme saranno erogate solo ad iscrizione avvenuta alla stagione 2014/2015 (sia in Serie D che in Lega Pro in caso di vittoria del campionato). Escluse dai premi le società retrocesse in Eccellenza. Rispetto alla precedente edizione cambiano i criteri per la composizione delle classifiche. Si terrà conto infatti di tutti i calciatori utilizzati dall’inizio di ogni gara (dalla 1a alla 28a giornata) degli anni 1993, 1994, 1995, 1996 e 1997, italiani e non, comunitari ed extracomunitari purché tesserati a titolo definitivo con società della LND. Ad ogni fascia di età corrisponderà un preciso punteggio, raddoppiato in caso di provenienza dell’atleta dal vivaio della stessa società. Confermato il principio del bonus, pari al 10% del totale dei punti realizzati, che verrà assegnato alle società che avranno svolto l’intera attività di settore giovanile. Tale attività dovrà essere realizzata con identica matricola a quella della prima squadra. Non saranno validi accordi società gemellate o altre forme di collaborazione sportiva. Attenzione particolare Barbiero l’ha riservata anche alla visibilità del massimo campionato dilettantistico che “conferma il suo appeal sotto il profilo televisivo con l’anticipo al sabato su Rai Sport, che ringraziamo, e con il voting D Club che verrà riproposto anche in questa stagione grazie alla collaborazione di Corriere dello Sport e Tuttosport”. “Volgendo lo sguardo al passato – ha concluso il Coordinatore – non si può non aprire una parentesi decisamente positiva sui play off (confermati anche per questa stagione su richiesta esplicita delle società), resi più snelli e di sicura affidabilità in termini di correttezza per il campionato e per la composizione della graduatoria per il ripescaggio in Lega Pro laddove possibile”. Alla riunione, nella quale sono stati ufficializzate le indicazioni emerse dalle consultazioni con le società che riguardano Luigi Barbiero, Ivano Becci, Pietro Bertapelle, Massimo Caldaroni, Franco Cupparo, Giuseppe Dello Iacono, Giacomo Diciannove, Sergio Gardellini e Maria Teresa Montaguti, hanno preso parte anche i Commissari della Can D Carlo Pacifici e della Cai Danilo Giannoccaro.
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