di EMILIO PIERVINCENZI
Roma – Per carità, non ce l’abbiamo con il comune o la società, nello specifico è il Monte San Giovanni Campano, che fatalmente sta per diventare oggetto di critica. La nostra indignazione va verso chi impedisce a gruppi imprenditoriali appassionati di calcio di investire in strutture comunali come quella che appare nella foto a noi gentilmente inviata dall’addetto stampa della Lupa Castelli, Guendalina Fortunati. Siccome il blocco della burocrazia e il fango delle raccomandazioni politiche, che impediscono a privati cittadini di innescare iniziative imprenditoriali anche sul calcio dilettantistico, sono dilaganti, resta difficile pensare che campi di terra come questi restino in futuro solo uno sbiadito e lontano ricordo.
La politica, quella cattiva, uccide tutto. Nel Comune di Roma, ad esempio, quasi nel cuore della città, esistono strutture dimenticate e sportivamente impresentabili, cui nessuno dedica attenzione. Si fanno ogni tanto bandi per l’assegnazione, vinti regolarmente dagli amici dei politici in quel momento in carica, e tutto resta come prima. Non so se a Monte San Giovanni Campano, circa 13mila abitanti nel sud della regione Lazio, la pratica seguita sia la medesima. Mi auguro di no, mi auguro semplicemente che il paese non riesca ad attirare le attenzioni di imprenditori o gruppi di amici capaci di accollarsi le spese per mettere in condizioni il campo sportivo di essere all’altezza di un campionato di eccellenza. Me lo auguro, sinceramente. Perché altrimenti…
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