Castelli Lupa, l’analisi del tecnico

admincalciovero 18 Novembre 2013 0
Parliamo spesso, quasi esclusivamente della sfida nel girone A di Eccellenza 
fra le due "corazzate" Rieti e ViterbeseCastrense, che ci dimentichiamo colpevolmente
di quel che accade nell'altro girone. Qui, nel B, esiste davvero una grande squadra
e le altre pur ottime compagini come il Lariano Nemi, devono inseguire anche se 
non molleranno mai. La corazzata del B si chiama Lupa Castelli Romani. Per capire 
di che cosa si tratta, come gioca, e se realmente è una corazzata, abbiamo inviato 
Andrea Piervincenzi, tecnico della jrs elite del Montecelio, e quello che segue
è il suo report tecnico-tattico.

                           di ANDREA PIERVINCENZI
ROMA - Ho visto Castelli Lupa-Ciampino, finita 5-1. Al di là del risultato
e del valore dell'avversario, inferiore, certo, ma comunque non separato da quattro reti,
provo una lettura tecnico-tattica.
La squadra di mister Gagliarducci effettivamente non sembra una squadra di 
eccellenza: molto serena in campo e consapevole di essere piu' forte e' 
in gestione totale della gara praticamente per tutti i 90minuti. 4-4-2 
molto all'inglese, con terzino destro giovane che spinge poco,diligente 
ma per essere un giovane va piu' che bene; due centrali di difesa molto 
solidi e bravi nella gestione sfruttando anche il portiere giovane e "matto"
al punto giusto; nella fase di impostazionei i due centrali prendono i 
vertici dell'area grande e due terzini altissimi, soprattutto colantoni.
Molto bene Mancini, il numero 4, che si abbassa a fare gioco: grande 
personalità, primo stop quasi sempre perfetto,uso di entrambi i piedi e 
ottima gestione del corpo in protezione della palla, capace di giocare sia sul corto 
che sul lungo, con cambi di fronte. Mancini gioca poco in verticale, piu' che altro 
perche' i due attaccanti puri non giocano tanto la profondita'. Buone le
giocate quindi in impostazione, anche grazie all'interno di centrocampo che gioca 
nello spazio lasciato dai terzini. E' un numero 8 giovane, leggermente da 
rivedere per quello che riguarda la creazione della linea di 
passaggio, tuttavia buono per tutto il resto considerata la giovane eta'. 
Colantoni a sinistra è punto di riferimento: fisicamente nettamente superiore,
uso del piede mancino buonissimo,buona gestione del pallone,dotato di 
personalita'; forse gioca poco la palla forte sulla punta in 
diagonale, perché a volte linea di passaggio è ostruita dal num 11 che taglia spesso 
troppo dentro il campo in maniera per quanto mi riguarda banalmente sistematica. 
Grandissimo passo, quello di Colantoni, ripetute le sovrapposizioni, cross eccellente
sia sul primo palo che sul lungo, e buona lettura della palla sia coperta che scoperta,
alta concentrazione.
Forse leggermente poco aggressive le linee dei 4d+4cc ma la partita non lo richiedeva tanto
visto che era il Ciampino ad aspettare molto basso. Fase offensiva bella perche' volutamente
giocata sempre in qualsiasi situazione. E' il bello di questo 4-4-2 con Gamboni a 
dx che gioca il fondo e il numero 11 che gioca a piede inverso e qindi gioca 
l'interno lasciando lo spazio. Gamboni mette sempre in difficolta'
il terzino di parte,e probabilmente viene fuori la cosa piu' bella di 
questa Lupa Castelli Romani: la suddivisione dell'aerea di rigore dai 
cross dal fondo che mette in posizione privilegiata il lavoro degli attaccanti, 
entrambi solidi e fisici, puri centravanti di razza, quelli che mancano al giorno d'oggi.
Complessivamente uno "scudetto" sul petto gia' cucito... Squadra corretta e serena...merito 
anche del mister. Bravi tutti.

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