Mazzitelli a San Siro: ritratto privato di uno di famiglia

admincalciovero 16 Dicembre 2013 0

di EMILIO PIERVINCENZI

Lo confessiamo subito. Siamo in pieno conflitto di interessi nello scrivere su Luca Mazzitelli, centrocampista della Primavera della Roma, alla sua prima convocazione in serie A, che fra poche ore siederà in panchina al fianco di Totti (forse) a San Siro. Il conflitto sta nel fatto che la famiglia Mazzitelli e quella di chi scrive si conoscono da oltre vent’anni e che Luca, che di anni ne ha 18, è cresciuto con i miei figli. Siamo stati al suo Battesimo, e alla sua Comunione. Abbiamo giocato a calcio in campagna che non aveva nemmeno 6 anni e devo dire che fin da allora, guardando negi occhi suo padre Massimo, mi veniva da dire: “Ehi, ma Luchino sembra fatto apposta per giocare al calcio”. Confesso anche di avere, modestamente, contribuito al suo passaggio alla Roma, perché feci una telefonata al settore giovanile dell Roma per segnalare il bambino che frequentava la scuola calcio Coni all’Acquacetosa. Ma non ce n’era bisogno, Luchino lo avevano già visto.

Fra pochi minuti Luca uscirà dal tunnel di San Siro e si accomoderà in panchina. Immaginiamo quanto batterà il suo cuore e i cuori della sua famiglia. Batterà forte anche il mio, e quello dei miei figli Guido, Andrea, Natalia (che ha la sua età ed  stata contenta di vederlo al suo diciottesimo…), Daniele. Ci incolleremo davanti alla tv per rubare uno sguardo, un sorriso, speriamo un abbraccio.

Ma che giocatore è Mazzitelli? Centrocampista di fino talento, bipede, alto 1.85, di muscolatura progressivamente in crescita. Mette ordine al centrocampo, ha un calcio lungo e preciso, fa gol. Direi che c’entra poco con il paragone fatto oggi dal Corsport: con Marchisio non ci sono affinità. Ce ne sono invece con Aquilani. E’ stato sfortunato, perché ha subito diversi infortuni che ne hanno frenato l’esplosione già lo scorso anno. Una botta in testa a Crotone, pubalgia, frattura composta del perone. Ora che ha ritrovato continuità, mastro Garcia non poteva non inserirlo fra gli enfant prodige della cantera giallorossa.

E che ragazzo è Mazzitelli? Splendido: serio e un pochino taciturno, studente all’ultimo anno del liceo Classico al Mameli, scuola pubblica e  non un diplomificio. Giocare anzi lavorare a calcio e assorbire l’aoristo non è cosa per tutti. Luca ha la forza di volontà e l’intelligenza per farlo. La stessa volontà e intelligenza che mette sul campo. Forza Luchino, zio Emilio è con te!

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