VITERBO – “Il Rieti? Buona squadra di eccellenza, tra noi e loro almeno 50 punti”. Vincenzo Camilli, al solito, non le manda a dire. Il successo nello scontro diretto ha riaperto le porte ai gialloblù che, adesso, intravedono nel mirino i sabini. “Sinceramente la Sorianese mi sembra superiore al Rieti – continua Camilli – e sullo scontro diretto devo dire che è stata la prima volta che sono rimasto soddisfatto in questa stagione. Sapevo che vincevamo, ne ero convinto. Mi è piaciuto il carattere che i ragazzi ci hanno messo, i ragazzi hanno lottato fino alla fine”.
Crediamo che patron Camilli abbia ragione. Tra la sua Viterbese e il Rieti dell’odiato Fedeli c’è sicuramente almeno una categoria di differenza. Per ora, nei fatti, la categoria sta nei “rimborsi” – se vogliamo ancora chiamarli così – che vengono elargiti ai giocatori. Mi risulta che solo per Vegnaduzzo e Giannone, la Viterbese stacchi mensilmente due assegni di 7mila euro ciascuno. Oltre al vitto e all’alloggio. Con questa cifra – che è riferita a soli due giocatori, dunque immaginiamoci quanto costa la squadra mensilmente nella sua interezza – se non vinci tutte le partite sei un babbeo. E se non vinci il campionato con diverse lunghezze di distacco, per usare un termine ippico, hai fallito.
Il fatto è che invece Fedeli non sembra affatto incline a farsi prendere la mano della spesa. All’arrivo di Vegnaduzzo (che giocava ad Ascoli, lega pro 1, e ora gioca in Eccellenza) e Giannone, ecco che gli amarantocelesti rispondono con Daniele Greco, classe ’95, esterno basso di sinistra, cresciuto nelle giovanili di Spes Battipaglia, Picentia e Baratta, prima di approdare alla Nocerina e quindi alla Battipagliese, squadra con la quale ha partecipato a due campionati Allievi, uno Juniores, finendo nella scorsa stagione per debuttare in serie D. Talmente grottesco, da sembrare una provocazione. In realtà il Rieti avrebbe bisogno di una prima punta di assoluto valore e di un centrocampista di qualità. Ma giocatori simili costano e Fedeli, a quanto pare, non è affatto disposto a mettere mani al portafoglio.
Una categoria di differenza, dunque? Sì, ci sta tutta. Poi, è chiaro, che le partite le devi vincere sul campo.
(e.pier.)
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