Solimina: “Non mi hanno cacciato, me ne sono andato!”

admincalciovero 17 Febbraio 2014 0

di EMILIO PIERVINCENZI

VITERBO – Mi scrive su Facebook Claudio Solimina, ex mister della Viterbese: “Caro direttore, questa volta non mi ha cacciato nessuno ..anzi licenziato per la seconda volta come scrive lei, semplicemente sono stato io ad andarmene. E’ molto diverso”. Solimina faceva riferimento alle cronache della partita pubblicate sul giornale onòline del nostro sito.

In effetti è diverso. Diverso per varie ragioni. La prima: dimettendosi Claudio Solimina ha deciso di rinunciare al rimborso (pingue assai, immaginiamo) che la famiglia Camilli aveva concordato per le sue prestazioni. E questo non può che fare onore al tecnico romano. La seconda: aver deciso di dimettersi anziché aspettare la cacciata dei camilliani, voleva dire che la squadra era proprio allo stremo e che il tecnico aveva capito che dopo una prestazione tanto indegna, che seguiva a quella offerta nella finale di Coppa Italia contro l’Empolitana Giovenzano, i calciatori non lo avrebbero più seguito. Una chiara ammissione di sconfitta della quale Solimina ha orgogliosamente preso atto. La terza: Solimina dice di essersene andato di sua sponte, beh – aggiungiamo noi – da uomo abile qual è deve aver capito che in certi casi è meglio andarsene sbattendo la porta piuttosto che aspettare che qualcuno ti dia un calcio nel sedere buttandoti fuori. Una questione di opportunità, diciamo così.  Diciamo che alla fine la sostanza non cambia: non crediamo che Piero e Vincenzo Camilli dopo una figuraccia del genere (cinque gol a uno contro una squadra buona, sì, ma senza alcuna ambizione di classifica) avrebbe lasciato la guida tecnica a Solimina. E non crediamo che Solimina avrebbe accettato di guidare ancora un gruppo che domenica, sul campo senza pubblico del Grifone Monteverde, ha offerto la prestazione più indecorosa della stagione.

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