VITERBO – Giannone e Federici aggrediti nell’antistadio? Scoppia la polemica a Viterbo. Il nuovo ds della Viterbese, Luci, smentisce e racconta la sua versione dei fatti a Sportinoro. Ma altri testimoni confermano. Si tratta di due versioni assolutamente contrastanti dell’accaduto, e per dovere-diritto di cronaca le riportiamo entrambe.
Luci: “Dopo la brutta sconfitta di Fregene, i tifosi hanno chiesto un incontro alla squadra. E’ stato un confronto duro, deciso, forte a livello dialettico, ma non ci sono schiaffi o pugni, come ho sentito o letto da alcune parti…”.
Lei dunque smentisce che sia stata compiuta un’aggressione ai danni di Federici e Giannone?
“Lo smentisco nella maniera più categorica possibile e con contezza perchè ero presente. Ad esporsi sono stati il capitano e Rocco Giannone che è uno dei giocatori più amati a Viterbo anche per quello che ha fatto nella passata stagione. I giocatori non sono stati costretti alle cure mediche. Ho sentito parlare di ospedale, non scherziamo. Vi pare che se fosse andata così, i giocatori sarebbero scesi in campo?”.
Ed ecco la replica di uno dei testimoni del fatto.
“Fuori dallo stadio c’era un gruppo di persone che aspettavano il pullmino dei giocatori. All’arrivo del mezzo, è stato intimato ai giocatori di scendere, mentre ai più giovani, come Cima e Dalmazzi, è stato consigliato di allontanarsi.
Con i grandi presenti sul pullmino è partita un’accesa discussione.
Quando poi la discussione è scesa sul personale, Giannone ha replicato ed è stato accerchiato dal gruppetto. Federici è intervenuto per difendere Giannone, ma entrambi sono stati colpiti, uno su un labbro e l’altro all’altezza del sopracciglio. A quel punto è intervenuto un signore anziano a dividerli e per poco non le prende anche lui. Al che è intervenuta la polizia presente dentro i cancelli e i giocatori sono stati scortati all’interno in sicurezza.
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