Facciatosta Luci, le sue bugie e la Gazzetta dello Sport

admincalciovero 20 Marzo 2014 0
di EMILIO PIERVINCENZI
ROMA – Ora ci aspettiamo che il neo ds della Viterbese Luci, uno che di mestiere fa soprattutto l’insultatore dalle tribune e l’arrogante in campo, ci dica con la consueta insolenza e faccia tosta che la Gazzetta dello Sport si è inventato tutto (leggi sotto l’articolo, apparso oggi sulla “rosea”). Che nell’antistadio del Rocchi, pochi minuti prima che la Viterbese scendesse in campo contro il Montefiascone, c’erano solo tifosi entusiasti. Che la stampa è capace solo di inventarsi le cose e che insomma tutto va bene, madama la marchesa. Sono sinceramente sorpreso che la famiglia Camilli, in particolare Vincenzo uomo misurato e preparato, abbia deciso di avvalersi dei servigi di simil personaggio. Egli ha mostrato – dichiarando palesemente il falso con la negazione dell’accaduto di cui tutti, ma proprio tutti, erano al corrente a Viterbo – di non essere persona credibile e affidabile. Caratteristiche da cui non si può prescindere se vuoi fare il mestiere del dirigente, sia pure solo di calcio. Ecco che cosa dichiarò Luci a Sportinoro.
Luci: “Dopo la brutta sconfitta di Fregene, i tifosi hanno chiesto un incontro alla squadra. E’ stato un confronto duro, deciso, forte a livello dialettico, ma non ci sono stati schiaffi o pugni, come ho sentito o letto da alcune parti…”.
Lei dunque smentisce che sia stata compiuta un’aggressione ai danni di Federici e Giannone?
“Lo smentisco nella maniera più categorica possibile e con contezza perchè ero presente. Ad esporsi sono stati il capitano e Rocco Giannone che è uno dei giocatori più amati a Viterbo anche per quello che ha fatto nella passata stagione. I giocatori non sono stati costretti alle cure mediche. Ho sentito parlare di ospedale, non scherziamo. Vi pare che se fosse andata così, i giocatori sarebbero scesi in campo?”.
Ora ci aspettiamo ovviamente che gli stessi colleghi che supinamente registrarono tali consapevoli bugie senza obiettare nulla, confermino la tesi che sia la Gazzetta dello Sport che la Questura di Viterbo si sono inventati tutto.
Ecco l’articolo apparso oggi sulla “Gazzetta dello Sport”.
Il bello e il brutto del calcio. Visto attraverso il cosmo dei dilettanti. Un universo, un autentico patrimonio, spesso intriso di sacrifici, belle storie e grandi personaggi, impegnati attraverso lo sport in autentiche missioni sociali in molti comuni e periferie del nostro Paese. Eppure alle volte, anche il calcio dei dilettanti soffre il riflesso condizionato dei cattivi maestri del calcio dei professionisti: come, ad esempio, è accaduto nel Viterbese dove sei ultras hanno schiaffeggiato i propri calciatori…
 Campionato di Eccellenza laziale. Il fiore all’occhiello della ricca attività dilettantistica del Comitato del Lazio della Figc. E’ in questo campionato che, domenica scorsa, si è scritta una pagina nera: sei ultras hanno preso a schiaffi e spintoni giocatori e personale della Viterbese Castrense, prima del derby con il Montefiascone al Rocchi di Viterbo . Un episodio che ha portato al Daspo ai 6 ultras (dai 2 ai 3 anni): erano tutti recidivi. La storia ha trasformato il derby in una notizia di cronaca nera.

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