L’ennesimo caso di “malacalcio”. Oggi sono i calciatori del Santa Marinella, campionato di promozione girone A, a denunciare una situazione che sappiamo essere comune a tantissime altre associazioni sportive dilettantistiche. Il presidente invoglia i calciatori con promesse che sa di non poter mantenere, il ds gli fa da “compare”, i calciatori che sono perlopiù ragazzi e perlopiù sprovveduti credono alle fantasie dei tanti, troppi imbonitori del nostro calcio, e la rete si chiude. Le vittime siamo tutti noi.
SANTA MARINELLA – I giocatori del S.Marinella attraverso un comunicato stampa, hanno voluto rendere noto, ufficialmente, il pensiero sulla stagione in corso. Eccolo, integrale.
«Noi giocatori dell’Unione Sportiva Santa Marinella calcio, con questo comunicato, intendiamo fare chiarezza riguardo la nostra situazione, in relazione alle recenti notizie apparse su quotidiani, social network e trasmissioni televisive. Noi TUTTI consapevoli dell’importanza della maglia che indossiamo e orgogliosi di rappresentare una città ed una tifoseria come quella di Santa Marinella, teniamo innanzitutto a tranquillizzare tutti coloro che ci seguono, comunicando che, nonostante quanto andremo a sottolineare, il nostro impegno per i restanti allenamenti e partite sarà massimale proprio nei confronti dell’Unione. La stagione è stata da noi vissuta con svariate problematiche. Di seguito i punti più importanti:
RIMBORSI: i 9 rimborsi pattuiti sono stati regolari fino al 18 dicembre. Ad oggi siamo fermi al mese di dicembre riscosso il 20 febbraio. Per un totale di 4 rimborsi riscossi e 5 mancanti.
CAMPO : purtroppo non abbiamo avuto il piacere e la possibilità di allenarci su un vero campo da calcio poiché, oltre alle già pessime condizioni in cui versa non è stato mai minimamente curato da nessuno. Nelle tre settimane di gennaio dove ha piovuto costantemente siamo stati costretti ad allenarci sulla pista di atletica, sulle salite di asfalto e su quello che è rimasto di un campo di calcetto visto le condizioni della “piscina di via delle colonie”.
ILLUMINAZIONE: per tutto il periodo invernale abbiamo svolto allenamenti al buio visto il mancato funzionamento di TUTTI i fari posti nell’impianto sportivo e avendo come unica fonte di luce dei piccoli fari posti troppo lontano dal campo che, di fatto, illuminano solamente la pista di atletica.
ACQUA: Nella parte calda del campionato dove avevamo bisogno di mettere la famosissima “ benzina nelle gambe” spesso e volentieri a recarci insoddisfazione è stato l’impianto idrico andato in default.
SOCIETA’: partiti ad agosto con la spedizione dei mille con l’obiettivo primario di salvarci (obiettivo raggiunto a febbraio), ci ritroviamo oggi al campo ridotti ai minimi termini anche in ambito societario e dirigenziale: magazziniere dimesso, massaggiatore dimesso, segretario dimesso, presidente e vicepresidente DESAPARECIDO. Unici esponenti rimasti il Ds Sergio Politi, il factotum Lucianino Varchetta, il preparatore dei portieri Fabio Giustiniani e l’inossidabile faro di questa traversata, il nostro mister Gabriele Dominici, che non ha mai mollato ed è sempre stato dalla nostra parte con la grinta e con i denti e non con le chiacchiere (come insinuava qualche giornalista benpensante).
La categoria, come giusto che sia, offre dei piccoli rimborsi spese, per cui i ritardi e i problemi sopracitati mettono costantemente in difficoltà noi e le nostre famiglie. Avremmo potuto già da tempo mettere in luce questa situazione. Pensavamo di riuscire, insieme alla vecchia e nuova dirigenza, a risolvere questi problemi senza dover esternare nulla. Ma dopo le ultime dichiarazioni rilasciate dal presidente in cui dice che i problemi non sussistono o sono di scarsa entità, avvertiamo poco rispetto nei nostri confronti. Fin ad ora non abbiamo voluto nasconderci dietro nessun alibi soprattutto quando i risultati non erano all’altezza del valore di questa squadra. Ora siamo vicini alla fine del campionato e i nostri timori aumentano quotidianamente. Dopo aver messo il bene dell’Unione Sportiva davanti a tutto e tutti pensiamo che un ulteriore prosecuzione della pesante situazione debba autorizzarci a tutelarci nelle sedi opportune. MERITIAMO PIU’ RISPETTO!!!”
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