Questo è il post pubblicato su Facebook dal presidente del Terracina. Delusione, amarezza, ma anche un preciso j’accuse alle autorità.
Sono il primo ad essere amareggiato, deluso, tradito. Oggi ho abbandonato la tribuna alla seconda espulsione di Flavio e sono andato via. Perché non avrei retto ancora la tensione già a mille per i tanti problemi personali che attanagliano la vita di ognuno di noi. Avrei voluto gridare e piangere per questo sogno che ho visto sfilare come un grande film il cui finale non è stato degno della regia, della sceneggiatura, degli attori. Ma non è possibile riavvolgere il nastro per cercare di cancellare quegli errori che oggi appaiono palesi, evidenti. Non voglio prendermela con i tesserati, dal magazziniere al medico sociale. Me la prendo con me stesso, che ho creduto che fosse possibile fare delle cose belle in questa città. Non è certo colpa dell’amministrazione, degli imprenditori, di tutte le componenti sociali, tutti assenti, se abbiamo perso il campionato. La loro colpa e’ quello di averci lasciato soli a combattere una battaglia impossibile, di non aver lottato per dare dignità ai tanti cittadini prima, tifosi poi, facendo passare, senza battere ciglio, l’immagine di una città violenta, da discriminare fuori e dentro le proprie mura. Allora perché sparare adesso a zero sui calciatori, con affermazioni forti e fuori luogo? La società ha i mezzi per intervenire su chi ha sbagliato, su chi ha tirato indietro la gamba. Ci sono ancora delle partite da giocare, solo alla fine tireremo le somme. Però ragazzi, il bilancio SPORTIVO di questa stagione e’ positivo. Non avremmo mai immaginato di arrivare a tanto. Dal canto mio posso dire di non essermi risparmiato, compromettendo tanto della mia vita privata e sacrificando la mia esistenza per questa maglia e per questa fede. Oggi mi sento vuoto, perso, disperato, perché non ripeterei mai questa avventura. Solo un folle poteva, e mi chiederò per il resto della vita se ne è valsa la pena. Facciamo un ultimo sforzo, incoraggiamo ancora la nostra squadra. I presidenti, gli allenatori, i calciatori passano, la curva resta, lo dovete a voi. Abbiamo vinto quest’anno il nostro campionato, uniti CONTRO TUTTO E TUTTI
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