ROMA – “Siamo finalmente vicini a una soluzione equilibrata per lo svincolo dei giovani calciatori”: lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport, Graziano Delrio, in un’audizione alla Commissione Cultura del Senato. Secondo Delrio, “la soluzione per lo svincolo deve avvicinarsi ai principi dell’Unione europea. Da un lato va sicuramente preservato il lavoro delle società; ma dall’altro è giusto che ci sia libertà di movimento per i giovani calciatori”.
Ora la domanda è: quale sarebbe la soluzione equilibrata? Distruggere le società dilettantistiche, soprattutto quelle di puro settore giovanile, che senza il vincolo franerebbero verso il collasso finanziario visto che è sulla formazione dei giovani, la loro crescita e il conseguente riconoscimento economico di anni e anni di sforzi e investimenti strutturati su quei medesimi giovani che esse si fondono? Imporre lo svincolo automatico dei giovani, anno per anno, significa andare verso questa direzione. Oppure definire un premio economico alle società che per anni hanno speso soldi nel settore giovanile nel caso in cui un giovane decidesse di lasciare la società dove è cresciuta per andare a giocare altrove, sempre in ambito dilettantistico? Aspettiamo che il governo ci faccia sapere che cosa intende fare.
(e.pier.)
Comments are closed.