ROMA – Ancora nulla di ufficiale, e intanto la prima giornata di campionato si avvicina. Un ritardo nella decisione degli organi competenti, relativi all’ormai incontestabile ripescaggio del Rieti in serie D, che porterà inevitabilmente problemi tecnici, societari, organizzativi alla società di patron Fedeli. Da indiscrezioni in nostro possesso, una decisione in merito non arriverà prima di mercoledì-giovedì prossimi. Intanto, la novità sembrerebbe quella che il club amaranto celeste sarà inserito nel girone E umbro-toscano e non in quello sardo-romano insieme alla Viterbese andando a prendere il posto del Poggibonsi che dovrebbe essere ripescato in Lega Pro.
Questo vuol dire che ci appresteremo a vivere un raggruppamento sempre più di ferro con realtà blasonate come Siena, Arezzo, Poggibonsi e lo stesso Rieti e dove la Flaminia dovrà sudare sette camicie per portare a casa la pagnotta.
Intanto oggi è il giorno di riflessione in casa Viterbese dopo l’eliminazione ai calci di rigore in Coppa Italia contro l’Anziolavinio. Una Coppa stregata da tre anni a questa parte per la famiglia Camilli che ora, con una sola competizione da qui a maggio, potrebbe anche decidere di diminuire una rosa che al momento conta di 25 elementi. Non è ufficiale ma praticamente già effettuato il taglio di Pintori dopo l’arrivo di Emanuele Morini che insieme a Pero Nullo, Ciaramelletti ed Angelilli compone il quartetto di esterni a disposizione di mister Gregori. Ieri la squadra di è espressa addirittura meglio col 4-3-3 schiacciando l’Anziolavinio nella ripresa all’interno della propria area di rigore. E non è detto che mister Gregori non consideri questo modulo in alcuni momenti della stagione, soprattutto in trasferta. In tal senso potrebbero essere sufficienti due attaccanti centrali come Pippi e Saraniti anche se l’ultimo squillo di mercato, in casa Viterbese, ce lo aspettiamo da un momento all’altro con una seconda punta di livello.
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