VITERBESE CASTRENSE – OLBIA 2-1
VITERBESE CASTRENSE (4-3-3) Fadda; Scardala, Cirina, Federici (70′ Pero Nullo), Pacciardi; Faenzi, Giannone (79′ Spinelli), Nuvoli; Giurato, Saraniti, Morini (62′ Pippi) A DISP.: Zonfrilli, Tuniz, Andreoli, Ghezzi, Russi, Ciaramelletti ALL.: Gregori
OLBIA (4-3-3) Sannino; Budroni, Peana, Pinna, Khalifa; Doddo, Barone (81′ La Cava), Steri; Oggiano, Molino, Mastinu A DISP.: Saraò, Varrucciu, Masia, Taras, Del Rio, Murgia, Capuano, De Cicco ALL.: Scotto
ARBITRO Meocci di Siena (Laganà e Colasanti)
RETI nel p.t. al 40’ Oggiano (O); nel s.t. al 3’ Saraniti (V), al 31’ Pippi (V)
NOTE giornata soleggiata, terreno in buone condizioni, spettatori 800 circa. La Viterbese ha ricordato con un mazzo di fiori Benedetto Mancini detto “Rocca”. Ammoniti Nuvoli, Giurato, Saraniti, Faenzi e Scardala per la Viterbese Peana, Doddo e Mastinu per l’Olbia Angoli 6-5 per la Viterbese Recupero 0 + 4
VITERBO – Vince la Viterbese e ritrova il sorriso. Pippi e Saraniti ribaltano l’Olbia a capo di una gara dai due volti. La parte iniziale è tutta di marca sarda: la Viterbese subisce il gioco dei bianchi isolani, non riesce ad arginare la pericolosità del tridente d’attacco che si muove bene toglie i punti di riferimento. Ma è tutto l’Olbia che impressiona per il gioco migliore offerto. Alla lunga viene premiato l’atteggiamento offensivo della Viterbese (i gialloblu chiudono con quattro punte), ma colpevole aver giocato con una sola punta per oltre un’ora di gara senza Pero Nullo e Pippi.
Infatti la Viterbese per larghi tratti di gara ha subito il gioco il ritmo dell’Olbia, ben disposta in campo. La squadra di Scotto ha giocato bene ed esce dal Rocchi con un piugno di mosche in mano. Sono gli episodi che inclinano la gara: la Viterbese pareggia il gol di Oggiano con un tiro dalla lunga distanza di Saraniti (il portiere dell’Olbia è piazzato male), e passa in vantaggio con Pippi su azione da angolo.
Gregori ripropone il 4-3-3. La vera novità è l’inserimento di Scardala nel ruolo di terzino destro. Il tecnico deve ovviare all’assenza di Perocchi e scegli di coprirsi perché dal quella parte spinge con una certa insistenza Mastinu. E in fatti la Viterbese in fase di possesso si dispone con tre difensori e Pacciardi che si alza all’altezza dei centrocampisti. Movimenti interni che consentono alla Viterbese di cambiare assetto a seconda delle situazioni di gioco. E’ ordinata l’Olbia che solo sulla carta è 4-3-3, perché gli esterni Mastinu e Oggiano ripiegano con frequenza lasciando solo Molino a fare a spallate con Cirina e Federici. Il capitano sardo è, però abile a tenere palla e a far salire la squadra. E allora la Viterbese deve dimenarsi perché non riesce a trovare gli spazi giusti e le geometrie adeguate per imbeccare Saraniti. Ai lati si agitano Morini e Giurato: ma la Viterbese non riesce a prendere ritmo. L’Olbia con il passare del tempo prende coraggio e si impossessa del centrocampo: Barone è l’uomo che il compito di dettare i tempi, Steri tampona e riparte. E soprattutto gli attaccanti si muovono con ottimi sincronismi e tengono in ansia la difesa gialloblu.
I gialloblu si vedono solo su azioni estemporanee: Giannone illumina a tratti e la manovra è piatta, senza sbocchi. Saraniti è troppo solo, gioca spalle alla porta e E allora l’occasione migliore capita sui piedi di Doddo che raccoglie un tiro di Mbaye e batte a colpo sicuro trovando la risposta di Fadda. Il vantaggio dei sardi è la naturale conseguenza della supremazia: Federici sbaglia un facile disimpegno, Oggiano recupera palla e batte Fadda (40’). La Viterbese reagisce e Giannone su punizione colpisce la traversa (45’).
Nella ripresa arriva il lampo di Saraniti: una sassata di contro balzo, una botta violentissima di sinistro che vale il pareggio (3’). Gregori effettua due cambi dentro Pippi e Pero Nullo per Morini e Federici. Gialloblu a trazione anteriore: Faenzi si abbassa sulla linea dei difensori e si gioca con quattro attaccanti. E la scelta si rivela indovinata: Pippi incorna un angolo di Giannone (31’). La squadra prende coraggio e prova scrollarsi di dosso le paure. Scotto risponde con La Cava e anche i sardi osano le quattro punte. Pero Nullo si inventa una giocata strepitosa, aggancio al volo e tiro a giro deviato in angolo (43’). E’ l’ultimo sussulto: la Viterbese coglie i primi tre punti in campionato.
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