Montespaccato, aggredito Baiocco

admincalciovero 2 Novembre 2014 0

Al termine del match, conclusosi con il successo dei rossoblu ospiti per 3-1, il tecnico del Città di CiampinoEnrico Baiocco, è stato brutalmente aggredito da un sostenitore di casa che ha scavalcato la recinzione, colpendolo al volto nella zona antistante gli spogliatoi dell’impianto di via Stefano Vaj.

Baiocco è stato trasferito in ambulanza presso l’American Hospital, dove attualmente si trova ed è in attesa di essere sottoposto ad una lastra.

Appare probabile che l’allenatore di Roviano abbia riportato la frattura del setto nasale.

Pare che il tutto sia accaduto a causa del crescente clima di tensione agonistica e di una direzione arbitrale che ha finito con il rendere quasi una corrida il match tra il Montespaccato ed il Città di Ciampino.

Per quanto però il signor De Vito di Napoli si sia lasciato sfuggire di mano la partita, scontentando con la sua condotta sia i padroni di casa che gli ospiti, resta l’inaccettabile e folle gesto di un individuo che si è sentito in diritto di aggredire una persona.

Ferma condanna è stata espressa dai vertici del Montespaccato che peraltro non sono riusciti ad identificare l’autore dell’aggressione.

Chiaro però che adesso il club romano rischia un’ammenda durissima in sede sportiva, soprattutto dopo la recente e ferma presa di posizione del presidente Zarelli circa i ripetuti casi di violenza nel nostro calcio delle ultime settimane.

(sportinoro)

Che si può aggiungere a quanto accaduto all’impianto di Montespaccato? Chi, come il sottoscritto, conosce assai bene i vertici della società, sa che i primi ad essere dispiaciuti e mortificati di quanto accaduto sono proprio loro. Un tifoso impazzito, un pazzo ignorante che pensa di fare il vendicatore del Texas prendendo a pugni una persona. So che Valerio Gambacurta e gli altri della società saranno i primi a trovare il modo di risolvere questa storia. Le scuse le hanno già presentate. Ora bisognerebbe trovare il pazzo che ha creato tutto questo casino. Nel frattempo mi auguro che il presidente Zarelli e soprattutto il giudice sportivo non calchi troppo la mano. 

(e.pier.)

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