Il Civitavecchia è stato sfrattato dal Fattori. È quanto successo questo pomeriggio, con tanto di intervento della Polizia Locale, poco prima degli allenamenti della formazione nerazzurra nell’impianto di via Bandiera. Alla base della decisione, arrivata direttamente dal delegato allo sport Massimiliano Parla, la mancata presentazione da parte della società del presidente Stefano Biondi della polizza fidejussoria per quanto riguarda i debiti pregressi nei confronti del Comune.
“Da oggi il Civitavecchia Calcio non può allenarsi al Fattori – ha tuonato Parla – visto che, nonostante i ripetuti solleciti e nonostante questa amministrazione sia venuta incontro in tutti i modi all’associazione sportiva, ad oggi ancora non è stata presentata la polizza fidejussoria. Tutti gli altri club – ha proseguito il delegato del Movimento 5 Stelle – si sono messi in regola e non sarebbe stato giusto nei loro confronti fare finta di niente per quanto riguarda il Civitavecchia Calcio che non ha adempiuto ai suoi doveri ed ha ormai diversi mesi di ritardo”. Una decisione che è arrivata solamente oggi ma che, visti i ritardi nei pagamenti, a Palazzo del Pincio era stata presa in considerazione anche in precedenza. Sull’altra sponda però, quella della società nerazzurra, la scelta del Comune è stato un vero fulmine a ciel sereno. “Dire che sono deluso e amareggiato è poco – il commento a caldo del direttore sportivo Marcello Smacchia – mi sembra incredibile che il Comune abbia presto questa pessima decisione. Qui c’è gente che sta facendo i salti mortali da inizio anno in una situazione a livello societario difficilissima a causa delle precedenti gestioni. E, nonostante questo, si sceglie di mettere un gruppo di 50 ragazzi, tra Juniores e prima squadra, in mezzo alla strada”. Questo pomeriggio i ragazzi di Insogna hanno trovato ospitalità al Tamagnini di Campo dell’Oro anche se la squadra ha potuto svolgere solamente la parte atletica vista la mancanza di spazi dovuta alla contemporanea presenza di altre squadre sul terreno di gioco. “Prima di mandarci via – continua Smacchia – il Comune avrebbe dovuto riflettere sullo stato degli spogliatoi, che oggi erano allagati, e di tutto l’impianto. In una situazione in cui si hanno grosse difficoltà a rimanere a galla, il Comune sembra volerci spingere sotto per farci affogare. Se le cose stanno così – conclude amaramente il ds nerazzurro – non so se c’è la volontà di proseguire con il nostro progetto”. Novità, ovviamente, sono previste nei prossimi giorni.
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