Cesaro a cuore aperto: “Devo ricominciare a segnare…”

admincalciovero 12 Febbraio 2015 0

Reduce da una brutta sconfitta interna con il Grifone Monteverde, il Montecelio Borussia si lecca le ferite e prepara con cura la difficile trasferta di Ladispoli.

Pur essendo incappata in qualche pareggio di troppo nelle ultime uscite, la formazione di Alessandro Amici è pienamente in corsa per il successo finale ed i due punti di distacco dalla capolista Fonte Nuova alimentano comunque pensieri positivi.

Bisognerà però ovviare all’astinenza da gol che sembra aver colpito ultimamente i tiburtuni, in rete soltanto una volta nell’ultimo mese di campionato.

Un aspetto sul quale si sofferma, assumendosene peraltro l’intera responsabilità, capitan Andrea Cesaro(nella foto Sidero) in una lunga intervista al nostro sito.

 

Cesaro, partiamo dalla sconfitta di domenica scorsa.

Cosa non ha funzionato?

“Sapevamo di affrontare un buonissima squadra con ottimi giocatori, quindi non penso sia stato un problema di concentrazione.

Diciamo che loro hanno concretizzato le occasioni e noi no”.

Resta il fatto che nelle ultime giornate siete andati un po’ a corrente alternata.

Che spiegazione vi siete dati?

“In realtà, la squadra sta facendo bene.

I miei compagni stanno dando il massimo in tutte le partite.

Piuttosto, la colpa me l’assumo interamente io, perché non segno più con continuità”.

Negli ultimi quindici mesi lei ha avuto una grande continuità realizzativa.

A cosa attribuisce questo momento-no?

“Penso sia un problema dovuto alla stanchezza ed alla mancanza di lucidità davanti alla porta.

I miei compagni di squadra, in primis Simone Scerrati, mi mettono nelle condizioni di fare gol, ma in questo momento la palla non vuole proprio saperne di entrare.

La porta non la vedo proprio”.

Un problema da risolvere con una certa urgenza, visto che domenica affronterete una squadra reduce da una pesantissima sconfitta a Montefiascone.

Che gara si aspetta a Ladispoli?

“Loro saranno avvelenati e vorranno vincere a tutti i costi.

Noi però lo siamo ancora di più, perché vogliamo sognare fino alla fine….”.

A loro mancherà Ciaciò.

Un’assenza pesante.

“Pesantissima, perché per me è un ottimo giocatore.

Però al suo posto giocherà un certo Pace, che non è certo da meno.

Il ladispoli ha una rosa fortissima”.

In che modo potete mettere in difficoltà i tirrenici?

“Nn lo so, non credo abbiano molti punti deboli.

Forse una sconfitta pesante come quella di Montefiascone potrebbe aver avuto qualche conseguenza sotto il profilo del morale.

Vedremo…

L’unica cosa di cui sono certo è che sarà una bella partita”.

Quello attuale è un campionato che sembra voler aspettare tutti, visti i risultati delle migliori.

Secondo lei anche il Trastevere è rientrato in corsa?

“Io ho sempre detto che il Trastevere arriverà fino alla fine.

E’ un’ ottima squadra con un allenatore altrettanto valido.

Peccato per la presenza in squadra di uno come Moauro (ride)…”.

Dopo ventidue giornate però il panorama del torneo è indecifrabile.

Visto dal di dentro, un campionato del genere è divertente o un po’ mortificante per il suo livello complessivo?

“Per me è un campionato bello, dove tutte possono vincere con tutti.

A mio avviso, è più emozionante quest’anno che l’hanno scorso, quando era solo una corsa a due”.

Alla fine qualcuno riuscirà a dare lo strappo decisivo o dobbiamo aspettarci uno spareggio?
“La mia sensazione è che alla fine qualcuno riuscirà a mollare lo sprint giusto”.
Chi riuscirà nell’impresa?
“Non vorrei scatenare le reazioni scaramantiche di qualcuno, però vedo favorito il Fonte Nuova”.
E secondo, invece, chi arriverà?
“Penso si vada incontro ad una sfida a quattro tra Ladispoli, Villanova, Città di Fiumicino e Trastevere”.
Mi sembra che all’appello manchi qualcuno…
“Tiro nuovamente in ballo la scaramanzia (ride)…”.
La classifica dei marcatori, invece, chi se l’aggiudica?
“Penso Ciro Di Fiandra.
Sta facendo cose meravigliose”.
Attualmente è lui l’attaccante più forte della categoria?
“Sì, senza dubbio”.
Lei è a quota undici centri in campionato.
Fissi un traguardo finale.
“Spero di chiudere a quota venti, anzi devo arrivarci per forza”.
La delusione di coppa è smaltita?
“Sì, ormai è acqua passata.
Ci riproveremo l’anno prossimo”.
Ma alla fine quella famosa panchina nella semifinale di ritorno con la Vis Artena l’ha decisa lei o il mister?
“E’ stata una decisione di comune accordo”.
Ieri l‘Albalonga ha cominciato l’avventura nella fase nazione, battendo di misura i sardi del Lanusei.
Quale consiglio si sente di dare ai castellani per passare il turno?
“Non hanno bisogno di consigli, sono un gruppo fortissimo.
Spero che i miei amici Leacche, Trinca, Amico e Forcina arrivino fino alla fine”.
Quante percentuali da all’Albalonga di approdare al prossimo turno?
“Alte, diciamo l’80%.
Le sarde sono squadre toste, ma se lasciano anche un centimetro a giocatori come Gamboni e Scacchetti non hanno possibilità”.
Quale voto si sente di dare fin qui alla stagione del Montecelio Borussia?
“Per ora meritiamo un otto pieno.
Se poi chiuderemo tra le prime quattro, allora il voto diverrà dieci”.
Individui un aggettivo per il presidente Piervincenzi.
“E’ una persona spettacolare”.
Ora ne scelga uno per Amici.
“Non esiste un aggettivo per una persona bella come lui”.
Sia sincero, chi è più forte tra lei e Scerrati?
“Lui, anche perché ha solo 22 anni e tra due anni sarà l’attaccante più forte di tutti”.
Tra quelle che non ha ancora avuto modo di indossare nel Lazio, quale maglia le piacerebbe mettersi addosso in futuro?
“Quella del Civitavecchia, la adoro.
E’ una piazza che mi fa impazzire”.
Dia un valore in termini percentuali a queste tre componenti che fanno un calciatore: testa, cuore, piedi.
“Testa 50%, cuore e piedi 25% ciascuno”.
C’è un difensore che soffre particolarmente?
“Roselli l’ho sempre sofferto.
“Per fortuna quest’anno giochiamo insieme”.
Ora mi dica il nome di un collega con cui non hai mai giocato insieme e con cui le piacerebbe condividere almeno una stagione.
“Carnevali, un giocatore fantastico”.
Ladispoli-Montecelio Borussia finisce…?
“Non rispondo”.
Rivedrà Solimina.
Le viene in mente qualcosa?
“La finale di coppa, è normale”.
Una cartolina di quel pomeriggio frascatano.
“La foto negli spogliatoi con Martinelli e Scerrati: avevamo un sorriso a 500 denti”.
Amici sarà costretto a vederla da fuori per squalifica.
Secondo lei si lo ha fatto apposta per non subire qualche rimbrotto da parte di Solimina?
“No, il mister è fatto così.
In certi momenti non riesce proprio a tenersi (ride)…”.
Domenica le indicazioni dalla panchina ve le darà suo padre Gianluca.
Che rapporto avete?
“Anche in campo abbiamo il rapporto che c’è tra padre e figlio, però lui tende a prendermi in giro davanti a tutti”.
In che modo la prende in giro?
“Dice che sono una pippa (testuale)“.
E lei cosa risponde?
“Lì per lì gli dico che ha ragione, però poi a casa mi sente…”.
Se non fosse stato un calciatore, cosa le sarebbe piaciuto fare nella vita?
“Il benzinaio, perchè mi colpiva il fatto che avessero sempre il portafogli pieno di soldi”.
Lo stesso sogno di un certo Francesco Totti…
“Esatto”.
Andrea Dirix (Sportinoro)

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