di EMILIO PIERVINCENZI
VITERBO – Lunga riunione ieri, fino a tarda sera, in famiglia Camilli. Si doveva decidere se continuare con Fabrizio Ferazzoli e il ds Di Santo oppure se dare un taglio netto all’attuale gestione tecnica, che ha portato sì la Viterbese ad essere protagonista del girone G della serie D, l’anno appena successivo alla promozione dal campionato di Eccellenza, ma che ha anche certificato che esiste una squadra più protagonista della Viterbese, e che come la Viterbese è una neopromossa nel campionato di serie D. Ora infatti che la Lupa Castelli Romani di patron Virzi, dopo la brutta caduta interna dei gialloblù alla Palazzina, è a più 7, francamente appare troppo lontana per essere ripresa. Così Vincenzo Camilli e papà Piero avevano pensato di dare uno choc alla squadra e a tutto lo staff, dimissionando Ferazzoli e Di Santo. Ma evidentemente si pensa ancora di concedere un po’ di tempo e così si è deciso di continuare con l’attuale guida tecnica. “Resta Ferazzoli”, spiega lapidario Vincenzo Camilli a ilcalciovero.it, “continuiamo a credere in lui e nelle sue idee di calcio”.
Una attestazione di fiducia, certo, ma crediamo che sia circoscritta alla prossima domenica, quando la Viterbese avrà una brutta gatta da pelare in quel di Budoni, squadra sarda assai battagliera che a 30 punti e dunque ad appena due punti dalla zona playout non può permettersi alcun regalo. Se Ferazzoli riuscirà a portare i tre punti a casa, si andrà avanti con lui. Un altro passo falso e mister Carletto Perrone è pronto a sedersi sulla panchina della Viterbese.
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