Intervista al giovane bomber ex Vigor Perconti Maurizio Ramacci, classe ’95, che ci svela il suo futuro
a cura di Massimo Confortini
Ciao Maurizio, prima di iniziare l’intervista, descriviamo un po’ la tua giovane carriera…
Ho iniziato con i Giovanissimi del Colleferro, dove in due anni, tra Coppa Lazio ed Elite ho segnato 30 gol, senza tirare nessun rigore. Poi, in prestito con l’Albalonga ho disputato il Beppe Viola in prestito con l’Albalonga: 4 reti ed una bellissima cavalcata fino alla semifinale. Poi sono andato con gli Allievi Fascia B a Frascati, dove ho segnato, sempre senza rigori, 23 gol, laureandomi capocannoniere e venendo premiato dal Corriere Laziale. Poi lo scorso anno ho iniziato con la Juniores Primavera del Lariano segnando 5 gol, poi a dicembre mi sono trasferito alla Vigor Perconti, dove ho realizzato 12 reti.
Lo scorso anno una grande stagione alla Vigor Perconti…
Senz’altro rimane un bel ricordo. Quando sono arrivato non è stato facile integrarmi, non è mai semplice entrare in corsa. Ho lottato per prendermi il posto da titolare e ce l’ho fatta, e piano piano ho iniziato a segnare, a farmi volere bene dalla squadra, che ha iniziato a seguirmi. Rimarrà anche il ricordo del bellissimo rapporto con Umberto Carmelino: all’inizio mi preferiva altre punte, poi quando ha puntato su di me sono riuscito a rendere in campo. Ancora lo sento spessissimo.
Poi quest’anno il salto con i “grandi”, ed il trasferimento al Lariano: quali sono le differenze con le tue esperienze passate e come è andato l’ambientamento?
Il salto dagli Allievi Elite all’Eccellenza, inutile nasconderlo, si sente parecchio. All’inizio l’ambientamento procedeva molto bene, nelle prime amichevoli ho giocato e segnato, poi il gol all’esordio contro il Formia. Ma evidentemente in questa categoria gli attaccanti giovani vengono penalizzati, si decide di puntare su altri ruoli…
Che differenze hai notato tra Solimina e Di Rosa?
Ho notato differenze soprattutto di pensiero, di modulo tattico, ognuno ha le sue idee. Con Di Rosa ho lavorato poco, ma mi sento di dire di essere più vicino alla sua visione del calcio. Ma la mia esperienza al Lariano, almeno per il momento, è finita..
E ora?
Ho ricevuto molte offerte, a partire da un ritorno alla Vigor, passando per Vis Artena, Rocca di papa Nemi, Astrea, Pisoniano, alcune squadre di Promozione. Poi è arrivata la chiamata del San Cesareo, che mi ha fatto riflettere. E’ una società ambiziosa, la prima squadra è prima in Serie D. Vi svelo un retroscena: nel mio momento di indecisione è stata una chiamata a Carmelino a farmi capire che era proprio San Cesareo la scelta giusta. Mi sono già allenato con la Juniores, al 99% giocherò con loro, non so se in prestito o a titolo definitivo, ma per deciderlo c’è tempo: aspetto solo il 3 dicembre per concludere.
Per quanto riguarda il tuo percorso nei campionati giovanili, qual è il tecnico a cui ti senti più legato?
Ho avuto tanti allenatori, e ognuno mi ha dato qualcosa; diciamo che l’anno della svolta è stato quello a Frascati con Sperati.
A chi ti ispiri nel tuo ruolo di bomber?
Falcao dell’Atletico Madrid adesso come adesso è il migliore al mondo. E’ immarcabile, completo.
Qual è il tuo sogno nel cassetto, e dove speri di arrivare?
Il mio sogno, come quello di tutti i ragazzi che giocano, è quello di fare carriera ed arrivare più in alto possibile. Spero di farlo a San Cesareo, e di arrivare presto a giocare in Serie D, o chissà, nei professionisti.
E’ quello che ti auguriamo. In bocca al lupo Maurizio!