Fontenuova, Villanova, la sospensione e un arbitro disastroso

admincalciovero 9 Marzo 2015 0

RIPRENDIAMO VOLENTIERI E PUBBLICHIAMO L’ARTICOLO DI GIANMARCO VENTURA USCITO SULLA GAZZETTA REGIONALE. NE CONDIVIDIAMO TOTALMENTE IL CONTENUTO.

La gara a cui abbiamo assistito ieri tra Fonte Nuova e Villanova, scontro tra la prima e la seconda del girone A, e il suo tragicomico epilogo deve invitarci ad una riflessione su tutto il sistema. Troppo spesso chi dirige il nostro calcio fa orecchie da mercante quando andrebbero risolte determinate situazioni che, oltre a penalizzare i tifosi e la regolarità stessa del campionato, vanno a pesare sulle casse degli stessi club e nei portafogli dei presidenti che ancora fanno sacrifici, spesso importanti, nel dilettantismo.

Basta arbitri da fuori. L’esperimento ha fallito. Salvo rare eccezioni, i direttori di gara provenienti da altre regioni non hanno convinto: la nostra sensazione è che si tratti solo di un inutile esborso di soldi. Il Lazio può contare su tante sezioni e, anche se il livello medio delle giacchette nere di questa categoria non è eccelso, di certo non è inferiore alla media del resto del nostro paese, come abbiamo potuto osservare anche ieri. Il signor Boscarino di Siracusa è stato la punta dell’iceberg, male assistito dai signori Aucello e Risa di Roma 2: angoli e fuorigioco non sanzionati, un fallo di mano di Razzini a metà campo (palla presa con il pugno e il braccio alto) fischiato e non punito con il giallo da regolamento, un rigore evidente non concesso per un fallo su Giampaolo di Aguglia (con conseguente rosso) al 19’ del primo tempo e tante altre decisioni discutibili. Poi, al 19’ della ripresa, l’infortunio. Inizialmente si è pensato al classico problema muscolare, cosa che può capitare ed effettivamente non permettere di continuare a correre. Quello che lascia perplessi, però, è che il signor Boscarino prima si è fatto massaggiare una coscia, poi l’altra, e addirittura il polpaccio. Da quanto abbiamo saputo da alcuni protagonisti in campo, a fermare il direttore di gara sarebbero stati i crampi. Possibile? Crampi dopo poco più di un’ora di gioco? Se davvero fosse questo il motivo della sospensione e del conseguente rinvio, sarebbe di una gravità inaudita, sintomo dell’impreparazione fisica dell’arbitro: a rendere tragicomico il tutto il fatto che queste sono le giacchette nere che dovrebbero salire di categoria…

Cambiare la regola della ripetizione delle gara. A pagare caro questa vicenda è il club di Armeni. In vantaggio di un gol, anche se in inferiorità numerica per il rosso a Giampaolo, avrebbe potuto ritrovarsi da solo in testa al girone A. Adesso, invece, il match dovrà essere ripetuto dall’inizio, ma varranno le sanzioni disciplinari. Giampaolo sarà squalificato e mancherà sicuramente contro il Montefiascone, in più saranno conteggiate le ammonizioni comminate ad alcuni giocatori (Di Mauro, ad esempio), che andranno in diffida. Di Loreto, quindi, potrebbe dover rigiocare questa partita fondamentale senza alcuni uomini chiave. Sarebbe anche il caso di rivedere la regola che vige nei dilettanti di recuperare tutte le gare sospese e poi rinviate dal primo minuto (cosa che non viene fatta nei professionisti). Perché non ricominciare dal momento dell’interruzione e dal punteggio acquisito sul campo? Cosa lo impedisce? E perché invece permettere, quando si verifica un infortunio grave ad un calciatore di poter decidere, tramite accordo tra le due squadre e il direttore di gara, di continuare o meno il match? Troppe volte abbiamo visto furbetti troppo “sconvolti” per proseguire, magari solamente perché avevano un uomo in meno in campo, mentre a parti invertite l’infortunio è stato subito metabolizzato (perché magari ci si trova in superiorità numerica o in vantaggio nel punteggio)… Sarebbe il caso di rivedere una norma che in questi anni non ha fatto altro che sollevare polemiche, in alcun casi anche nelle gare che assegnano un titolo (vedi Vigor Perconti – Tor di Quinto, finale regionale Juniores Elite nella stagione 2009-2010).

Serve buon senso. Come abbiamo già detto la scorsa settimana, ribadiamo che nelle designazioni, per non dare seguito a polemiche, serve maggiore attenzione: evitare di mandare direttori di gara e assistenti da sezioni attigue alle due squadre che si contendono i tre punti. Basterebbe poco, eppure…

GIANMARCO VENTURA

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