“Dopo aver subito una vera e propria aggressione verbale, da parte dei non veri tifosi nerazzurri, ed in presenza tra l’altro di mia moglie e delle mie figlie, ho deciso lasciare la tribuna dello stadio Giovanni Maria Fattori, per seguire l’esito poi negativo del play-out, da una postazione esente dall’inciviltà che purtroppo ha coinvolto la mia famiglia.
Ho accettato la presidenza del Civitavecchia Calcio due anni fa, esortato dall’allora Assessore allo Sport, pur consapevole della pesantissima situazione debitoria che vedeva il club, pendente nei confronti dei vari creditori, per circa 600 mila euro, oltre a
verbali di accertamento da parte della Guardia di Finanza.
Accertamenti che le precedenti gestioni, quelle ereditate per intenderci, non si sono degnate neanche di andare a ritirare nelle sedi dove erano in giacenza.
Nonostante la grave emorragia di debiti rilevata al mio arrivo, mi sono adoperato insieme ad un gruppo di sponsor, amici romani ma anche civitavecchiesi, per intraprendere un percorso di risanamento del club, con tappe progressive di avvicinamento all’obiettivo e punti stilati con perizia, da legali professionisti ed esperti di finanza.
Del resto a Civitavecchia la situazione del Civitavecchia Calcio 1920 era talmente compromessa all’epoca che, una frangia di caldi tifosi appassionati, aveva addirittura occupato l’aula Pucci, protestando per l’imminente mancata iscrizione al campionato di Eccellenza del Civitavecchia Calcio 1920.
Mancata iscrizione, scongiurata con l’intervento tempestivo da parte dell’attuale proprietà.
Trascorsi ora due anni di enormi sacrifici, possiamo consolarci con il tangibile risanamento dei conti del club.
Sportivamente invece, siamo tutti costernati per un’amara retrocessione nel campionato di Promozione, ma non dimenticherei affatto che nella stagione precedente, abbiamo mantenuto la categoria pur partendo con una tremenda penalizzazione di 6 punti, quest’anno per inciso, siamo stati penalizzati di un punto, sempre, va sottolineato, a causa dei debiti ereditati.
Persa la categoria, siamo già certi di riconquistarla a breve, attingendo all’opportunità del ripescaggio, graduatoria dove siamo in una posizione di assoluto privilegio, tendendo conto dei posti già disponibili: in sostanza siamo già risaliti, faremo l’Eccellenza.
Detto ciò, abbiamo anche ascoltato e recepito in questi anni: chiacchiere inopportune nei punti più bizzarri di Civitavecchia, accuse pesanti, minacce, proclami, ma nei fatti poi nessuno, realmente, in città, si è reso disponibile a rilevare il Civitavecchia Calcio 1920.
La verità è che che solo la vigente proprietà ha scongiurato il fallimento del club, che dire poi degli avvisi da parte di Equitalia arrivate in questi giorni ?
Le affronteremo nelle sedi opportune, essendo debiti provenienti dal passato, siamo vaccinati, sappiamo come muoverci per garantire al Civitavecchia Calcio 1920 non di sopravvivere, ma di vivere.
Un appello lo vorrei formulare nei confronti delle società di Civitavecchia che in questi giorni si stanno rendendo protagoniste di un “gioco” squallido e deplorevole: quello di “strappare” al Civitavecchia Calcio 1920 i propri talenti, decantando come premessa il fallimento del nostro club.
Ebbene non c’è nulla di più vile e scorretto oltre che ingiusto, nei confronti dei ragazzi stessi che, adescati con l’inganno sprofondano in un vortice di dubbi creati, maleficamente ad arte.
Il Civitavecchia Calcio 1920 è vivo, non sarà certo un nefasto risultato sportivo a cambiare i programmi stilati, come detto inoltreremo domanda di ripescaggio, per essere di nuovo la prima società, per ordine di importanza e blasone a Civitavecchia.
Una società che tra l’altro, grazie alla stretta sinergia col Team Campo Oro di Antonio Sanfilippo ed Ivano Iacomelli ha una propria accogliente e moderna struttura: il Vittorio Tamagnini.
Tutte le squadre del settore giovanile non solo saranno regolarmente iscritte ai vari campionati di appartenenza, ma saranno rafforzate, per disputare annate di alto profilo, come il nobile rango del nerazzurro, in maniera sacrosanta pretende.
Al termine di questa corposa illustrazione di fatti e programmi, la proprietà si rende comunque propensa ad accogliere nuove figure all’interno del club che abbiano la volontà di sostenere e supportare il nostro progetto.
Sono esenti da tale invito, coloro che intendono far fallire il Civitavecchia Calcio 1920 per poi partire con una nuova società.
Sono ovviamente esenti anche i “fomentatori di folle”, che annaspano nei punti più disparati di Civitavecchia per cucirsi addosso una gloria ed una pseudo notorietà che, tentano di avere, beandosi del nome del club storicamente più di alto lignaggio a Civitavecchia.
Loro, i “fomentatori” vanno lasciti soli, per crescere abbiamo bisogno solo di gente costruttiva.”
Stefano Biondi
Presidente Civitavecchia Calcio 1920
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