PRIMA VITTORIA PER IL MARINO: AL “FIORE” BATTUTA LA RECANATESE DAVANTI A ZARATE

Gian Luigi Staffa 25 Novembre 2012 0
PRIMA VITTORIA PER IL MARINO: AL “FIORE” BATTUTA LA RECANATESE DAVANTI A ZARATE

Città di Marino-Recanatese 2-1

Città di Marino (3-5-2): Coletti, Noviello, Mirante, Terracciano, Esposito, Lezcano, Ciaramelletti (28’ st Capuzzimati), Jimenez (24’ st Gigliotti), Colombo, Giannone, Caraccio (34’ st Pirro). A disp.: Rapo, Tomassoni, Saccavino, Casimirri. All.: Rinaldi.

Recanatese (4-4-2): Paniccia, Di Marino, Giacchè, Rachini (36’ st Miani), Patrizi, Morbiducci, Agostinelli (32’ st Curzi), Gigli, Cavaliere, Iacoponi, Pagliardini (13’ st Garcia). A disp.: Catinari, Bartomeoli, Latini, Moriconi. All.: Omiccioli.

Arbitro: Iovine di Napoli. Assistenti: Bontempo di Caltanissetta e Manzolillo di Sala Consilina.

Marcatori: 3’ pt Mirante (CM), 38’ pt Gigli (R), 45’ pt Esposito (CM).

Note: espulso al 43’ st Pirro (CM) per condotta violenta. Ammoniti: Lezcano, Gigliotti (CM), Rachini, Patrizi, Iacoponi, Garcia (R). Calci d’angolo: 8-6 per la Recanatese. Recupero: 0’ pt, 5’+1’ st. Presente in tribuna il calciatore della Lazio Mauro Zarate.

MARINO – Finalmente Marino. Contro la Recanatese, grazie ai gol di due difensori, arriva la prima vittoria in campionato che restituisce speranze alla formazione castellana. In panchina, dopo l’esonero di Ippoliti, tocca a Rinaldi. In campo si vede subito una squadra molto aggressiva pronta a far suo il risultato. Nel 3-5-2 di partenza spazio all’inedito terzetto di difesa composto da Mirante, Terracciano e Esposito. Centrocampo nutrito con Noviello e Ciaramelletti lungo le fasce, Lezcano e Giannone in mediana, Jimenez più avanzato alle spalle del tandem d’attacco Colombo-Caraccio. I giallorossi, privi degli squalificati Brugiapaglia e Ristè e dell’infortunato Committante, scendono al “Fiore” con un classico 4-4-2 nel quale il tecnico Omiccioli lascia spazio dal primo minuto all’ultimo acquisto, Cavaliere, affiancato in attacco da Pagliardini. La partenza sprint dei padroni di casa porta dopo 3’ al gol di Mirante che raccoglie un calcio d’angolo dalla destra e con una botta di sinistro batte Paniccia. Dopo due minuti ancora Marino pericoloso con un calcio di punizione insidioso di Giannone sul quale l’estremo difensore della Recanatese è costretto a distendersi per deviare in corner. Al 13’ destro sempre del capitano marinese che sfiora il palo più vicino della porta difesa da Paniccia. Con il passare dei minuti la formazione leopardiana guadagna metri e mette alle strette la retroguardia azzurra. Dopo vari tentativi i marchigiani trovano il pareggio al 38’. Un calcio di punizione all’apparenza innocuo e senza pretese di Iacoponi viene deviato in area di testa da Gigli: il pallone passa sotto le gambe di Coletti per l’1-1. Il Marino non ci sta e torna a macinare gioco. Al 42’ Giannone scodella per la testa di Colombo che per un soffio non inquadra la porta, poi è Jimenez a colpire il palo con un destro da fuori area. Allo scadere della prima frazione ecco il nuovo vantaggio marinese: corner dalla sinistra, sul secondo palo stacca indisturbato Valerio Esposito che insacca sotto la traversa. Nel secondo tempo il Marino corre pochi rischi. La Recanatese prova a spingersi in avanti ma senza creare pericoli dalle parti di Coletti. Solo in un’occasione la squadra di Omiccioli ci proverà seriamente con un sinistro non di molto alto di Iacoponi. Sulla sponda marinese l’occasione buona per chiudere in anticipo il match capita a Caraccio che, su ottima verticalizzazione di Jimenez, calcia fuori davanti a Paniccia. I minuti finali non regalano più grosse emozioni e il Marino può finalmente gioire per una vittoria meritata, ottenuta con cuore e tanto carattere. I castellani da oggi non sono più soli in fondo alla classifica perché a far loro compagnia c’è anche il San Nicolò sconfitto a Celano, ma quello che maggiormente conta è la voglia ritrovata del gruppo di lottare e di giocarsi fino in fondo le sue chance contro qualunque avversario. La Sambenedettese è dunque avvisata.  

Piero Zomegnan

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