CIVITAVECCHIA – La rivoluzione nerazzurra è arrivata quasi a compimento. Dopo le dimissioni del tecnico Amici, la società ha assunto un nuovo ds, Sandro Fabietti, ex direttore sportivo di Grifone Monteverde e Nuova Santa Maria delle Mole. Ecco le sue prime parole: “Adesso la salvezza diretta è la nostra priorità – ha dichiarato Fabietti – Strada facendo poi vedremo se saremo bravi a costruire qualcosa di più importante e appropriato per una piazza come Civitavecchia. Sono onorato di essere qui”. Successivamente il direttore sportivo ha ufficializzato anche il ritorno di Andrea Luciani. “Luciani è un patrimonio del club e come tale va valorizzato – ha continuato Fabietti – Personalmente sono un suo estimatore e lo volevo due anni fa anche al Grifone Monteverde”.
Dicevamo “quasi” a compimento perché se domenica nella delicatissima sfida interna contro il Monterotondo, diretta concorrente per la salvezza e reduce da tre turni estremamente positivi, la “Vecchia” sarà guidata dalla panchina da Ugo Fronti, la società portuale sta cercando un nuovo allenatore. L’ultimo nome che spunta in queste frenetiche ore è quello di Gianluigi Staffa, che aveva già allenato il Civitavecchia. Ma su Staffa pesa un passato diciamo così antipatico, visto che il tecnico romano aveva fatto vertenza per ottenere le spettanze mancanti e non si era lasciato bene con a tifoseria. Dunque un grande interrogativo pesa ancora sulla panchina dei nerazzurri.
Per quanto riguarda la squadra, non si può non considerare che gran parte degli elementi di maggior spicco sono legatissimi ad Amici, che li ha convinti a seguirlo nell’avventura, finita male, a Civitavecchia. Giocatori di primissimo livello quali il portiere De Angelis, il centrale difensivo Roselli e le due punte Scerrati e Cesaro, almeno fino al 1 dicembre dovranno continuare a dare il loro contributo per la causa. Ma dopo? Quando si riaprirà il mercato (1-17 dicembre) che cosa decideranno loro e che cosa deciderà la società? Se dovessero chiedere di andare via, il Civitavecchia consentirà loro di lasciare la squadra?
Ecco perché la situazione dei nerazzurri è ancora ben lontana dall’essere definita.
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