ROMA – IL Montecelio esonera Fabrizio Antonini e ingaggia l’esperto tecnico Franco Pagliarini per dare una scossa alla squadra, invischiata nella zona retrocessione e reduce dalla umiliante sconfitta di Capena (5-1 dalla Boreale). Parliamo di questa decisione con il presidente del club, Emilio Piervincenzi.
Presidente, perché questo esonero?
“Intanto vorrei esprimere ad Antonini il ringraziamento della società per il lavoro svolto fin qui. Sapevamo che era difficile, che questa stagione sarebbe stata piena di sofferenza e Fabrizio ha fatto veramente del suo meglio. Il budget è appena sufficiente per tentare di restare in categoria e di questo sono, siamo consapevoli. Nonostante sei sconfitte consecutive, avevo deciso di mantenere la fiducia nel mister perché comunque la squadra era viva, imbottita di giovani ma vogliosa di fare risultato. Insomma, orgogliosa. Ma domenica no, domenica mi sono convinto che sarebbe stato inevitabile dare una sterzata decisa alla stagione e per farlo ho dovuto cambiare la guida tecnica. Abbiamo preso, con grandi sforzi economici, tre nuove pedine: De Angelis in porta, Di Gioacchino in difesa, Fabiani a centrocampo. Non è servito a nulla. Dovevo cambiare”.
Pensa che con Pagliarini arriverà la salvezza?
“Che vuole che le dica, lo spero. Pagliarini è un tecnico esperto, dal polso duro, credo sia quello che ci voleva”.
Antonini come l’ha presa?
“Beh, oggi è venuto al campo a salutare i ragazzi, un gran bel gesto. Ho visto anche della commozione sul volto di alcuni e anche il sottoscritto si è quasi commosso. Fabrizio è giovane, molto bravo. Ha pagato forse lo scotto della prima panchina in Eccellenza. L’ho voluto io, fortemente. Forse ho sottovalutato il fattore esperienza ma chi ha visto il lavoro di Antonini in campo sa che è un tecnico destinato a fare carriera”.
Rimpiange l’uscita di Iannotti e Incitti?
“Iannotti lo abbiamo svincolato meramente per questioni tattiche. Antonini giocava con in 4-3-3 puro, e Iannotti era una delle mezze ali. Ma Iannotti è più un attaccante e quindi spesso eravamo squilibrati in mezzo al campo. Ma le sue qualità umane e tecniche sono indiscutibili. Per Incitti è stata fatta una scelta anagrafica, Raffaello è del ’79 e come centrale di centrocampo avevamo bisogno di un calciatore di gamba, come si dice. I tanti gol subiti credo siano figli anche di una certa eccessiva esperienza a dispetto della sfrontatezza e forza fisica di un giocatore giovane”.
Prossimo avversario il Crecas, una squadra che sta volando…
“Sarà durissima. Speriamo che i ragazzi sappiano immediatamente reagire, soprattutto psicologicamente, alla batosta di Capena. Dalla ripresa del campionato devono capire che ogni partita sarà una battaglia. Se lo capiranno, ci salveremo”.
Altri movimenti di mercato?
“Abbiamo preso Tommaso Roselli, che avevo con me lo scorso anno. Un centrale difensivo importante. Credo che faremo anche qualcosina anche in attacco. Non voglio lasciare nulla di intentato per raggiungere la salvezza. Che, per chi conosce la piccola realtà di Montecelio, ha il sapore del miracolo. Il terzo miracolo di Montecelio”.
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