GuidoniaMontecelio – Emilio Piervincenzi, presidente del Montecelio, ha preso parola nel corso della riunione del Comitato Regionale Lazio che si è svolta lunedì al Grand Hotel Duca d’Este di Tivoli Terme con tema unico l’impiego dei giovani nei campionati di Eccellenza e Promozione del 2016/2017. Il numero uno gialloblù è stato come al solito chiaro e diretto: “Non siamo tutti uguali, per alcune società ci sono delle difficoltà oggettive. Non ho nessuna intenzione di andare contro a coloro che svolgono il lavoro di puro settore giovanile, anzi noi ci rivolgiamo soprattutto a loro perché poi siamo costretti ad andare a chiedergli i giocatori. Ci troviamo in una posizione dove è difficile portare i giocatori. Sono stato costretto a ritirare la juniores provinciale perché erano rimasti in sette ad allenarsi ed è stato un grande dispiacere. Dobbiamo dire la verità. Quando vado a chiedere un giocatore giovane, obbligatorio da regolamento, mi vengono chiesti dei soldi e non parliamo di 100 o 200 euro ma dai 3mila ai 5mila euro. Se non ho questi soldi sono costretto a far giocare giovani che non hanno le qualità o la struttura fisica per fare i titolari in questa categoria. E cosa succede? Succede che l’allenatore avversario piazza su quella fascia il miglior giocatore a disposizione per vincere la partita. Così il giovane fa anche brutta figura. Così sono costretto a trovare giocatori esperti ancora più bravi per sopperire a queste difficoltà alzando la quota dei rimborsi. Solo adesso, a febbraio, i ’98 che ho schierato stanno dando segnali di crescita. Spesso i giovani abbandonano perché passano i primi mesi in tribuna, a questo punto chiedo la possibilità di portare la panchina da sette a nove elementi. Per quanto riguarda l’impiego dei giovani congeliamo la quota. Per il prossimo anno vedo bene un ’96, due ’97 e un ’98”.
Danilo D’Amico
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