TOR SAPIENZA – MONTECELIO 2- 1
Tor Sapienza: Trinchera; Di Mauro (7’st Garritano), Fiore, Nargiso Galasso (34’st Graziani), Mele, Santori, Cannizzo, Minelli, Camilli, Mereu, Ruggiero(27’st Togna). A disp. : Bergantino, Tancredi, Zocchi, Terziani. All. Di Loreto. Montecelio: Leacche; Tellone (7’st D’Astolfo), Salvi, A. Sganga, Aguglia, M. Sganga, Maione, Muzzachi, Silvestrini, Y. Fazi, A. Nanni (33’st Dioletta). A disp. : Mastromattei, Marrocchini, Razzini, Vassalli, Antocchi. All. : Solimina.
Arbitro: Aronne di Roma 1. Assistenti: De Salazar di Roma 1 e Muntean di Civitavecchia.
Reti: 24’pt rig. Y. Fazi, 28’pt Di Mauro, 6’st Camilli
ROMA – Una partita dominata per ottanta minuti, un portiere inoperoso per novanta minuti, un arbitraggio che ha fortemente penalizzato i ragazzi di Solimina: ed ecco servito il più bugiardo dei risultati. Il Montecelio esce sconfitto dal confronto con il Tor Sapienza incredulo e arrabbiato. Due pali, due salvataggi miracolosi del portiere Trinchera, un rigore platealmente negato e un’espulsione che solo l’arbitro, il signor Aronne, ha ritenuto di non dover comminare.
Ma andiamo per ordine. Le squadre si presentano nel freddo del “Castelli” reduci entrambe da vittorie conseguite contro Eretum (il Montecelio) e La Sabina. Sono ben messe in campo, Solimina opta per un 4-4-2 che diventa 4-3-3 in fase offensiva, Di Loreto con Camilli prima punta e Mereu subito a ridosso. Ma per almeno venti minuti si vedono solo maglie gialloblù in campo. E al 24′ una incomprensione fra Trinchera e Santori consente a Silvestrini di infilarsi comodamente in area: nel momento in cui l’attaccante appoggia in rete il portiere romano si disinteressa completamente del pallone e nel disperato tentativo di salvare la sua porta atterra Silvestrini. La palla finisce ugualmente in rete, ma l’arbitro concede – primo errore – il rigore. Tutti si aspettano l’inevitabile “rosso”, ma Aronne stupisce ancora tutti e si limita al giallo. Fazi si adegua al gelo delle tribune e infila l’angolino alla destra di Trinchera. Ma il sesquipedale errore di Aronne determinerà il risultato, perché Trinchera alla fine sarà il migliore in campo.
Sull’1-0 per gli ospiti il Tor Sapienza si sveglia a comincia ad attaccare. Il pareggio arriva da un calcio d’angolo, sul quale Di Mauro si inserisce prepotentemente e incolla al volo a un paio di metri da Leacche. Da quel momento esisterà una sola squadra in campo, il Montecelio. E andrà in scena il duello fra il portiere Trinchera e gli attaccanti di Solimina. Ci prova prima Maione, che coglie pieno il palo alla destra di Trinchera, poi Fazi e Trinchera respinge miracolosamente con i piedi, quindi Sganga M. che indirizza all’incrocio e solo la punta delle dita di Trinchera evitano il gol.
Ma ecco che quando il fortino gialloverde sembra stia sul punto di capitolare, arriva quel che non ti aspetti. Sganga M. gira palla verso Salvi, che controlla male, si inserisce un centrocampista del Tor Sapienza che serve subito Camilli: la difesa di Solimina è messa male, colta di sorpresa, Camilli calcia di destro strozzando la palla che si infila lenta all’angolino destro. E’ il 2-1 e un po’ tutti restano basiti in tribuna e in campo.
Il Montecelio ha il tempo per reagire e provare ad acciuffare la partita. Ci prova in tutti i modi, ma il Tor Sapienza si aggrappa dentro la sua metà campo, lasciando il solo Camilli in avanti. I tentativi si susseguono, è una sorta di assalto a Fort Apache e quando un destro di rara potenza e precisione scagliato da Fazi si incolla sulla parte bassa della traversa per poi ricadere in campo la sensazione che la giornata sia stregata diventa palpabile. E infatti finisce così, con il Tor Sapienza in disperata difesa del vantaggio e il Montecelio in altrettanto disperato tentativo di agguantare almeno un punto.
Amaro il commento di patron Piervincenzi a fine gara: “L’arbitro ha commesso due errori clamorosi, ci ha negato un calcio di rigore solare tanto che il colpo ricevuto da Maione sulla caviglia in piena area si è sentito anche in tribuna e la decisione di non espellere Trinchera ha veramente del clamoroso. A fine gara ho chiesto al signor Aronne spiegazioni e lui mi ha detto che a suo parere il portiere aveva le mani rivolte verso la palla… E ti credo! Dove le doveva mettere? Solo che la palla era distante due metri dalle sue mani!. Noi invece ce ne torniamo a Tor Bella Monaca a mani vuote, nonostante una gara splendida giocata a ritmi importanti. La mano di Solimina comincia a vedersi e i ragazzi stanno apprendendo rapidamente i suoi insegnamenti. Siamo stati sfortunati oggi, speriamo di non esserlo domenica prossima quando affronteremo una corazzata come il Crecas del mio amico Valentini”.
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