MONTECELIO-ASTREA 3-0
MARCATORI: Silvestrini (42’, 83’), Sganga A. (75’’)
MONTECELIO – Leacche (Mastromattei 35’st), Tellone (Dioletta 20’ st), Salvi, D’Astolfo, Aguglia, Razzini, Maione, Sganga A., Silvestrini, Muzzachi, Sganga M.
All. Solimina
ASTREA – Anelli, Forchini, Briotti, Rondoni, Parmigiani, Cipriani, Taliani, Mollo, Di Benedetto, Giuntoli, Belardinelli (10’st Di Iorio)
All. Mastrodonato
Arbitro: Colelli di Ostia
Note: espulso Parmigiani (A) al 40’ per doppia ammonizione
ROMA – Salvezza doveva essere e salvezza è stata. Il Montecelio si conferma anche per la prossima stagione nel massimo campionato di calcio regionale e lo fa al termine di una gara giocata e combattuta fino alla fine, anche se davanti aveva un’Astrea con nulla da chiedere ancora al suo campionato. E invece i ministeriali se la sono giocata tutta, come deve essere, ma si sono trovati davanti la voglia di un Montecelio in ottima salute, che con il risultato di oggi ha ottenuto 13 punti su cinque partite, con un Solimina sempre più gran condottiero e capace di guidare la squadra dalla panchina passo dopo passo.
Ma è ai ragazzi, tutti i ragazzi, cui ovviamente devono essere fatti i complimenti. Oggi Silvestrini, che ha realizzato una doppietta e che di gol ne aveva fatti anche altri due annullati – almeno uno – per un fuorigioco totalmente inventato dal giudice di linea, è stato sublime. Muzzachi ha guidato da par suo il centrocampo, con la “famiglia” Sganga a puntellarlo e a macinare chilometri su chilometri. Leacche ha fatto due interventi da grande portiere quale è, uno dei quali con un riflesso fantastico sulla linea di porta respingendo una “capocciata” di Mollo su calcio d’angolo. E poi la difesa: il sistema scelto da Solimina, un 3-5-2 molto elastico, è capace di sfruttare le qualità di tre centrali da squadra ambiziosa, come D’Astolfo, Aguglia e Razzini. Insomma, il Montecelio ha confermato anche in questa stagione, nonostante le vicissitudini esplose successivame all’addio di Alessandro Amici, di essere squadra tosta e società seria.
La cronaca. l’Astrea si presenta per quello che è: squadra tecnica, veloce, con elementi di sicuro valore che hanno perfino assaggiato la serie A come Briotti. Il Montecelio sta bene di gambe e testa ed è uno scontro alla pari. Va vicina alla rete l’Astrea, con un gran tiro da fuori che Leacche respinge con la mano di richiamo, il Montecelio potrebbe passare in vantaggio se il signor Colelli facesse il suo dovere, concedendo un rigore solare a Silvestrini, spintonato clamorosamente in area di rigore da Rondoni. La svolta della gara arriva al 40’, quando Parmigiani viene espulso per doppia ammonizione (ma doveva essere espulso venti minuti prima, cosa che il giovane Colelli non si era sentito di fare, probabilmente). Perché un minuto dopo arriva il gol: Silvestrini si infila in area e con un tocco preciso e morbido inchioda alla Croce della sconfitta il giovane portiere Anelli.
Al rientro in campo l’Astrea, benché in inferiorità numerica, ci prova e va vicinissima al pareggio con il colpo di testa summenzionato. Poi è solo Montecelio. Azione in velocità di Sganga, che ruba palla a centrocampo e si infila, come lama nel burro, nella difesa ministeriale chiudendo in rete con un pregevole piatto sinistro nell’angolino. Poi è ancora Silvestrini (ma un gol lo aveva già segnato Maione, clamorosamente e ingiustamente annullato per un fuorigioco inesistente in quanto a spizzare la palla di testa non era stato Silvestrini ma Cipriani, che in pratica aveva lanciato a rete il gioiellino canarino), che chiude un’azione perfetta: Salvi per Sganga M., ancora Salvi che mette dentro forte e rasoterra per il piede di Silvestrini che raddoppia e chiude la pratica.
Alla fine, è grande festa negli spogliatori del “Panichelli”, con il presidente Piervincenzi sommerso dagli urrà e dall’acqua della doccia…
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