Tante novità, in questa stagione, per Emilio Piervincenzi. Il presidente dell’Asd Montecelio 1964 ce le anticipa in questa intervista esclusiva per Ilcalciovero.it.
-Cominciamo dalla società, presidente. Abbiamo sentito diverse voci in giro…
“Facciamo subito chiarezza: ho deciso di cambiare nome e sede alla società. Dal questa stagione, se la Federazione approverà la mia richiesta, ci chiameremo Asd Monte Grotte Celoni 1964 e la sede sociale sarà a Roma. L’ho fatto perché ho considerato giusto mettere fine a una ipocrisia e a una bugia di fondo: giocare a Montecelio mi è stato reso impossibile, tifosi della mia squadra ce ne saranno sì e no una decina, i costi se avessi continuato a svolgere l’attività a Montecelio sarebbero considerevolmente aumentati, quindi perché continuare? Nessuno mi ha dato una mano, economicamente parlando. Dunque ho deciso di proseguire la mia avventura nel calcio dilettantistico qui a Roma, a Tor Bella Monaca, al campo Panichelli, dove quest’anno potrò giocare a porte aperte, quindi col pubblico”.
-Perché Grotte Celoni?
“Perché il vecchio quartiere si chiamava Grotte Celoni prima che arrivassero le case popolari di Tor Bella Monaca. Diciamo un omaggio al quartiere che ci ospita, con la speranza che il quartiere medesimo risponda con entusiasmo a quanto farà la squadra”.
-Il Montecelio ha ricevuto il Premio Società Benemerita del Lazio 2017. Un bel motivo di orgoglio…
“Beh, considerando che senza di me e i tanti sforzi finanziari da me espressi il Montecelio si sarebbe estinto nel 2013, direi sicuramente una bella soddisfazione. Qualcuno a Montecelio, tuttavia, finge di dimenticare quello che sarebbe accaduto senza di me…”.
-Che squadra state allestendo con il nuovo allenatore, Marco Forti?
“La solita squadra dignitosa, che cercherà di reggere l’urto delle corazzate che hanno centinaia di migliaia di euro di budget. Come al solito il campionato si dividerà in due tronconi: restando al girone A, società ricche come il Ladispoli, o il Civitavecchia, o la Valle del Tevere o anche la Monti Cimini faranno un campionato di alto livello. Noi e diverse altre cercheremo di fare con quel che abbiamo a disposizione: competenza, passione, serietà, correttezza. Da quando io sono presidente del Montecelio, ora Grotte Celoni, ho sempre pagato fino all’ultimo rimborso. Non so gli altri. Ci tengo a rimarcare la nostra serietà. Ma c’è un’altra novità diciamo ambizione, che voglio segnalare…”.
-Prego, presidente…
“Mi piacerebbe allestire una squadra femminile di calcio a 11. Qualche giorno fa parlavo con la presidente del calcio a undici, Alba Leonelli, e sentivo tutto il suo entusiasmo e la sua abnegazione. Tutti noi sappiamo che il calcio femminile in Italia è all’anno zero, press’a poco. Mi piacerebbe contribuire, nel mio piccolo, a dare una mano. Approfitto di questa intervista per dire alle ragazze del quartiere di Tor Bella Monaca, Torre Angela, Grotte Celoni insomma della zona a sud di Roma, che se avessero voglia di cimentarsi nel calcio a 11 noi ci siamo. Se riuscissimo a raggiungere un numero sufficiente, potrei anche tentare di buttarmi in questa nuova avventura”.
-Beh, lei è capace sempre di sorprese…
“E’ la passione… Ma mi chiedeva della squadra. Insieme al direttore Ventura e al mister Forti stiamo cercando di fare del nostro meglio. Ma chi volevamo confermare ci ha chiesto più soldi, e noi non vediamo il motivo di questi aumenti. E’ forse aumentato il costo della vita ? A me non sembra… dunque ho detto no. Così, oltre alla conferma di alcuni giovani della prima squadra e della squadra juniores, tre o quattro 99 niente male, abbiamo chiuso con altri giovani 97 e 98. Per i grandi abbiamo diverse idee in testa: stiamo decidendo e chiudendo proprio in questi giorni. Nomi no, nomi non ne faccio”.
-Lo staff?
“A parte il mister, una persona di grande entusiasmo e capacità che sono certo farà un gran bene alla squadra e a tutto l’ambiente, sono confermati il preparatore atletico, Fabio Gozzi, e il direttore sportivo Mauro Ventura. Stiamo cercando un preparatore dei portieri e ancora dobbiamo decidere sul massaggiatore. E grazie a dio è rimasto il mio ultradecennale amico Daniele Garbo, mio collega, che assolutamente “pro bono” è il direttore marketing e comunicazione della società”.
-La juniores? E’ andata molto bene…
“Sì, la juniores provinciale è arrivata seconda in campionato e solo i calci di rigore le hanno impedito di vincere la Coppa Provincia di Roma. La allenava mio figlio Guido, un lusso assoluto per questa categoria, che ha accettato di subentrare al tecnico che se ne era andato a marzo facendomi un favore personale. Siamo in graduatoria per i ripescaggi nei Regionali B. Speriamo di farcela”.
-Un pronostico per la prossima stagione?
“Se si incastrano certe pedine, sono molto fiducioso: metà classifica, direi. Altrimenti si fa dura…”.
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