POMEZIA-VIGOR PERCONTI 4-0
MARCATORI: Celli 35′, Gamboni, 20′ st, Laghigna 30’st, De Santis 37’st.
Arbitro: signor Limonta di Lecco
Note: partita giocata al limite dell’impraticabilità. Laghigna (15’st) calcia alto un calcio di rigore
POMEZIA – Calisse, Tortora, Celli, De Santis, Piccheri, Baylon, Gamboni (20’st Valentino), Ruggiero (30′ st Buzzaglia), Laghigna, Laurato (35’s7 Di Nezza), De Falco (37’st Sperati).
A dispos. : Pinna, Campo, Lo Pinto, Di Ventura.
All. Gagliarducci
VIGOR PERCONTI – Trinchera, La Posta (20’st Giampietro), Di Paolo, Caccia, Carnevali (25’st De Angelis), D’Ovidio, Arduini (30’st Saltalamacchia), Bellardini (25’st Rossi ), Rante, Igliozzi (5’st Ippoliti), Pagni.
A dispos. Alessandrini, Mannarelli, Pastorelli, D’Ovidio S.
All. Bellinati
ROMA – Troppa la differenza di età, centimetri, chilogrammi ed esperienza fra il Pomezia di Gagliarducci e la Vigor di Bellinati. E su un campo al limite dell’impraticabilità e della omologazione la “meglio gioventù2 in maglia blaugrana poteva fare ben poco. Palla lunga a saltare il centrocampo, i due esterni – Di Falco e Gamboni – a raccogliere palla e a metterla in area per Laghigna e i centrocampisti che a turno si inserivano. A lungo andare il go sarebbe arrivato. Magari non ti aspetti che sia un calciatore di qualità e di enorme esperienza come Carnevali a facilitare la prima realizzazione dei bianchi pontini, ma certo il fallo al limite del’area su Laghigna poteva evitarlo, il capitano della Perconti. Era il 35′, fino a quel momento poco o punto i pericoli portati dalla corazzata di Gagliarducci verso la porta romana, e quell’episodio ha dato la svolta alla partita. Tiro di Celli, uno dei migliori in campo, forte e rasoterra, palla che schizza come una saponetta e sulla quale nulla può Trinchera. La partita in pratica finisce lì. Anche se Eupalla, dea capricciosa e imprevedibile che domina le sorti dei rettangoli di gioco mondiali, stava per metterci lo zampino. Calcio di rigore – solare – per fallo su Laghigna, che si porta sul dischetto. Il suo penalty non verrà ricordato dagli esteti del calcio: palla colpita male, un metro sopra la traversa. E che succede? Che cinque minuti dopo Pagni, meravigliosamente infilato da Rante, entra in area e solo un miracolo di Calisse evita il pareggio. Ma ecco che la palla capita sui piedi del talentuoso falso nueve della Perconti, Rante, che a porta spalancata e senza alcun contrasto calcia un delizioso ma inefficace pallonetto che sfiora la base del palo ed esce. Il Pomezia si salva, la Vigor si autocondanna a morte. Da quel momento la partita non è più competitiva. E vanno in gol Gamboni, Laghigna e infine De Santis, insieme al già citato Celli migliore in campo, per sigillare un rotondo 4-0.
E la Vigor? Beh, quando la partita si mette sul piano fisico e del contrasto, quando è impossibile per i ragazzi di Bellinati palleggiare e portare avanti la squadra con fraseggi rapidi e qualitativi, la luce scompare. Ora testa alla Coppa (mercoledì il ritorno in casa del Cynthia) e soprattutto al campionato: in casa Perconti arriva la Cavese e sarà uno scontro diretto per la salvezza.
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