VIGOR PERCONT-POMEZIA 2-1
VIGOR PERCONTI- Trinchera, Pastorelli, La Posta, Di Paolo, Carnevali, Dovidio, Pagni, Igliozzi(15’st Castellini), Barbarella (20’st Venutolo), Ippoliti, Arduini (40’st Rossi).
A dispos. Alessandrini, Caccia, Mannarelli, Teti, Pasquetto, De Paolis.
All. Bellinati
POMEZIA – Mastella, Di Agostino, Renelli, Morelli, De Santis (1’st Di Ventura), Celli, Gamboni (1’st Laurato), Ruggieri, Laghigna, Lo Pinto (1’st Cestrone), Bencivenga.
A dispos. Pinna, Catenacci, Baylon, Conti, Valentino, Gomez.
All. Bussi
Marcatori: La Posta (VP) 25′, Laghigna (P) su calcio di rigore 25’st, Carnevali (VP) 36’st su calcio di rigore.
Note: Laghigna ha fallito un calcio di rigore.
Arbitro: signor Cirio di Savona
Spettatori: 300 circa
ROMA – Potrebbe apparire irriverente, ma il paragone certamente è onestamente evocativo : una “piccola” Ajax ha preso per le corna il muflone Pomezia, lo ha tenuto a freno, lo ha indirizzato dove esso non voleva, lo ha sofferto e alla fine lo ha matato. Ecco che cosa sono riusciti a fare i ragazzi terribili di Bellinati questa mattina all’impianto Perconti. Battere una squadra che economicamente – se pensiamo agli assegni dei cosiddetti rimborsi spese, una delle più gigantesche ipocrisie di questo calcio dei dilettanti che pure noi tanto amiamo – vale 200mila euro non è cosa da poco. E’ meraviglioso che nel calcio cose simili possano ancora accadere.
I primi quindici-venti minuti le squadre si affrontano a viso aperto. Solido il Pomezia, sbarazzina la Vigor. Alla prima vera occasione della partita i bianchi di casa passano in vantaggio: lungo cross sul secondo palo di capitan Carnevali – anche oggi prestazione esemplare la sua – la difesa avversaria si dimentica di La Posta, un 99 di gran fisico e attenzione mentale, che libero sul secondo palo incorna e gonfia la rete dell’incolpevole Mastella. E’ il 25′, e il Pomezia – come un cinghiale ferito – si riversa nella metà campo avversaria. Giovano bene i ragazzi, pardon, gli uomini di mister Bussi, ma non sono incisivi. La manovra offensiva è lineare e pulita, ma non fa male. La prima – e unica – occasione del primo tempo capita su una respinta corta di Trinchera, dopo che il portierone romano si era opposto a un colpo di testa di Laghigna. La palla sta per arrivare sui piedi di Renelli ma il guardalinee alza il vessillo giallo.
Nella ripresa Bussi cambia la squadra. Fuori Gamboni, Lo Pinto, De Santis; dentro Laurato, Di Ventura, Cestrone. E i rossoblù cambiano passo. Soprattutto Cestrone diventa un incubo per il centrocampo di casa, che comincia ad annaspare sotto i colpi del talento e della vivacità degli avversari. Bellinati correi ai ripari sostituendo uno stanchissimo Igliozzi con Castellini. Ma la pressione è tanta. Pagni in contropiede sfugge a tutta la difesa avversaria, entra in area ma perde l’attimo e la grande occasione per il raddoppio sfuma. Ed ecco la legge del calcio: goòl sbagliato gol subito. Così tre minuti dopo il Pomezia pareggia. Laghigna si guadagna con astuzia il calcio di rigore, che egli medesimo trasforma. 1-1 e il Pomezia comincia a crederci.
Ma deve fare i conti con l’orgoglio degli sbarbatelli romani, che hanno pochi anni ma tanto talento e soprattutto una gran voglia di giocare al calcio e divertirsi. Così mentre il maglio pometino continua a battere senza creare grandi problemi, la Vigor si riorganizza. Dentro Venutolo per uno stanchissimo Barbarella, dentro Castellini per Igliozzi, dentro Rossi per Arduini. Ma ecco che al 35′, su palla filtrante di Cestrone per Bencivenga, Trinchera esce a valanga: calcio di rigore solare e ammonizione per Trinchera. Ma stavolta Laghigna si lascia ipnotizzare e Trinchera para. Nemmeno cinque minuti e la Perconti torna in vantaggio: stavolta è il caparbio e generosissimo Pagni a incunearsi per l’ennesima volta nell’area pometina. Ma stavolta viene toccato palesemente sulla caviglia e ancora il signor Cirio, di Savona (impeccabile la sua direzione) decreta la massima punizione. Va Carnevali sul dischetto, il che equivale a una sentenza. 2-1, pochi minuti al termine. E al triplice fischio è festa grande dei ragazzi di Bellinati. Davide, ancora una volta, sa farsi rispettare. Anche nel calcio.
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