Una marcia trionfale verso il massimo campionato regionale. La Mistral Città di Gaeta ha
sublimato ieri la sua scalata all’Eccellenza regolando con passivo
tennistico il Roccasecca nell’atto
conclusivo del girone D di Promozione. Un trionfo storico per
la giovane società del Golfo, nata
non più tardi del 2010, e che porta la firma del condottiero Francesco Gesmundo, subentrato a inizio dicembre ad Alessandro Parisella e capace di incidere in maniera determinante sui risultati,
con ben 14 vittorie in 17 incontri
dopo il giro di boa: «Ma non è stata una settimana facile – esordisce
nel mezzo dei festeggiamenti proseguiti a lungo sul rettangolo verde del Riciniello – perché venivamo da una sconfitta nel derby che
aveva portato amarezza. Pensavamo di poter chiudere i giochi già
nel turno scorso e i ragazzi erano nervosi, avevano perso serenità. Sono stati fantastici ad approcciare la partita come avevo
chiesto loro, indirizzandola in una
prima mezz’ora giocata a grande
intensità e con ritmi di gioco alti».
La festa finale diventa allora epilogo naturale di un’ambizione annunciata nove mesi fa e
confermata attraverso i fatti: «Io
sono arrivato dopo tre sconfitte,
ereditando una squadra terza in
classifica e con valori di rilievo. Il
cambio tecnico è stato succeduto
da un mercato che ha ribadito la
volontà della società di primeggiare. La svolta della stagione è
stata senza dubbio la vittoria nello scontro diretto col Pontinia, al
quale ci siamo presentati con un E qui invece l’esultanza dei giocatori della Mistral Gaeta INFOPRESS
ritardo di 8 punti. Abbiamo saputo cambiare marcia nelle difficoltà e a iniziare una scalata fatta di
10 vittorie consecutive. Ho avuto
a disposizione un gruppo che si è
adeguato alla categoria, lottando
quando c’era bisogno. Siamo stati
bravi a essere sia muratori che architetti a seconda delle necessità».
Per Gesmundo, un passato tra
i professionisti come vice di Mark
Iuliano a Latina, un sigillo personale che giunge in calce a un ottimo biennio col Latina Scalo Sermoneta: «Lo dedico in primis alla
mia famiglia, perché non è facile
fare l’allenatore nei dilettanti facendolo da professionista. Senza dimenticare, ovviamente, la
società che ha creduto in me». E
che ora pensa già al futuro: «Siamo contentissimi di dar lustro al
territorio raggiungendo l’Eccellenza. Sono sicuro che questo club
meriti palcoscenici importanti, è
giovane ma ha struttura e ambizione. La rosa è composta da elementi forti che conoscono già la
categoria, ma adesso pensiamo
solo a festeggiare. Ci godiamo il
momento prima di programmare
il nostro debutto su questo nuovo palcoscenico»
Comments are closed.