di domenico ippoliti (corsport)
LATINA – La scialba prestazione e il deludente 0-2 al Comunale di Muravera suonavano come una sentenza di condanna già domenica sera. Il Latina ha impiegato poche ore a emetterla e lo ha fatto dopo un lungo confronto tenutosi in sede, ieri pomeriggio. Non guideranno più la squadra nerazzurra Raffae- le Di Napoli ed il suo vice Alessandro Tatomir, così come Emanuele Germano non sarà più il direttore sportivo. La raffica di esoneri decisa dal patron Terracciano è arrivata dopo la seconda sconfitta stagionale, ma soprattutto dopo una deludente sequenza di tre pareggi e appena due successi, conditi da un carico di 12 reti subite e 11 realizzate. Su un ribaltone autunnale che sta diventando una consuetudine al Francioni hanno inciso la scarsa determinazione e la poca concretezza di un gruppo partito con ben altre ambizioni.
LIMITI CARATTERIALI. Lacune evidenziate dallo stesso Di Napoli dopo l’1-1 interno con il Tor Sapienza: quegli eloquenti rimproveri alla squadra per i suoi “limiti caratteriali” hanno di fatto segnato una spaccatura tra l’allenatore e i giocatori, testimoniata dalla totale assenza di una reazione d’orgoglio nell’infeli- ce spedizione sarda. Così è giunta al capolinea l’avventura del mister campano, a meno di un anno dal suo arrivo al posto di Carmine Parlato: il Latina si affidò a lui lo scorso 17 novembre, dopo un beffardo pareggio con la Lupa Roma costato la panchina all’ex condottiero del Rieti. Tornato a Latina 18 anni dopo la sua esperienza da vice del compianto Guido Attardi, Di Napoli iniziò col piede giusto travolgendo la Torres al suo debutto e vivendo un finale in crescendo, tanto da guadagnare la conferma.
UNDER. I suoi propositi si sono smarriti davanti alle esitazioni degli under, rivelatisi in buona parte non all’altezza, e davanti al rendomento al di sotto delle aspettative fornito da diversi nuovi senatori, da Sanseverino a Del Duca, da Cardella a Gerevini. Un fallimento pagato a caro prezzo anche da Emanuele Germano, ai saluti dopo tre anni di permanenza. Il diesse in estate lo aveva ammesso: in questa stagione non poteva e non doveva sbagliare più, ma così non è stato. Oggi pomeriggio all’ex Fulgorcavi ci sarà il tecnico della Juniores Carlo Graziano, reduce da 5 anni da allenatore nelle giovanili della Lazio, a guidare la ripresa degli allenamenti. Entro domenica, però, sarà scelto il nuovo condottiero, chiamato a debuttare contro il Portici in uno stadio desolatamente vuoto come promesso dai tifosi neroazzurri.
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