Dimissioni che fanno rumore e vanno al di là del calcio giocato. La presidente Maria Teresa Gratissi e la cordata che sostiene il Città di Anagni hanno deciso di mollare il giocattolo. Il numero uno del club lo ha fatto attraverso un comunicato che dà poco spa- zio alla fantasia. «Sembra palese che la nostra società stia facendo da cavia per le nuove leve arbitra- li – a erma la Gratissi – e che alcuni giovani arbitri debbano far esperienza e fare test sulla nostra pelle. Arbitri che ogni domenica vengono visionati dai commissa- ri e fermati nelle domeniche suc- cessive». Innumerevoli le partite contestate. «Ci sono arbitri arroganti che con grande maestria indirizzano le partite attraverso la gestione dei cartellini verso la nostra squadra.
Domenica scorsa, contro il Trastevere, l’ultimo esempio, quando il direttore di gara non ha espulso un loro calciatore, già ammonito, che stava perdendo tempo per una sostituzione. Noi chiediamo lo stesso trattamento e non nella stessa partita due gestioni diverse».
DENUNCIA FORTE. «Io ed i miei collaboratori – continua la Gratissi – abbiamo investito tempo e denaro in un campionato difficile ed impegnativo come quello della serie D, perciò vogliamo essere padroni del nostro destino e non schiavi delle scelte arbitrali». La presidente incalza ancora. «Ci viene chiesta collaborazione nelle riunioni, ci viene detto che siamo una delle società più serie e più solide dell’intera serie D e poi riceviamo questo trattamento?». Gratissi chiama in causa le immagini televisive. «Sì. Le telecamere han- no immortalato situazioni ormai troppo palesi, talmente evidenti che sono incontrovertibili». Proprio per questo la decisione finale è netta: «Non riteniamo di essere più disposti ad investire nel settore calcio e quindi ritiriamo il nostro impegno» chiude la numero uno del club anagnino. Da domani, perciò, si aprirà una fase nuova per il Città di Anagni che coinvolgerà inevitabilmente anche il sindaco Daniele Natalia e tutti coloro che hanno a cuore le sorti dei biancorossi poiché la serie D è un bene comune da difendere con le unghie e con i denti.
Corsport
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