Cerveteri, sognare non costa nulla

admincalciovero 3 Dicembre 2019 0
Cerveteri, sognare non costa nulla

di FABIO NORI

Tre giornate fa, chi l’avrebbe mai detto: Il distacco sembrava enorme. Invece, con l’arrivo di dicembre ecco il Cerveteri, al primo posto in Promozione a distanza di 6 anni dall’ultima volta, quando nel 2013 quando vinse il campionato. I verdeazzurri sono in questo momento una squadra capace di stravolgere i pronostici della vigilia, che non la davano così in alto dopo 13 giornate. Da domenica sera invece i “cervi” comandano il girone dopo il successo esterno sul campo dell’Almas, un 2-1 che ha sancito il sor- passo sul Fiumicino, arresosi nel derby con il Fregene. L’euforia in casa verdeazzurra si tocca con mano, un clima sereno che ha galvanizzato società, tifosi, giocatori, e un allenatore, Daniele Fracassa, che ad agosto aveva fiutato l’exploit della squadra. «L’impressione positiva l’avevo sin dalle prime battute, quando avevo capito di avere un gruppo di giocatori seri e appassionati della maglia che indossano – afferma l’allenatore verde- azzurro – e se pensiamo di aver fatto bene fino ad ora, il merito va anche alla società, che non ci fa mancare nulla. Ora dobbiamo avere continuità nelle prestazioni e conservare questo atteggiamento – continua Fraccassa – poi sarà il tempo a dire dove possiamo arrivare».

BOMBER TETI. Nel Cerveteri che stupisce c’è un giocatore che tiene alto l’attacco, il secondo migliore del torneo. Alessio Teti, undici reti, anche domenica ha messo la sua firma. «Bella vittoria, davvero una prova di carattere molto intensa. E’ un successo che ha un significato troppo importante, in due domeniche abbiamo recuperato sei punti al Fiumicino. A riprova che siamo un gruppo forte e compatto, che non teme nessuno». Dentro questo momento favorevole c’è la firma anche del presidente Ugo Ranieri e del diesse Daniel D’Aponte, quest’ultimo capace di costruire una squadra con un budget esiguo. «Siamo sopra ogni più rosea attesa – rimarca il ds – alzi la mano chi avrebbe creduto al primo posto dopo 13 gare. Io, francamente, no. Del resto siamo una squadra operaia, che vive sull’unione e l’amicizia. L’arma in più della formazione va individuata nella coerenza dei ragazzi, pronti a sacri ficarsi in favore della maglia che indossano. Il Cerveteri calcisticamente ha una storia importante, anni fa è andata vicino alla C1. Noi vogliamo riconsegnare quello che merita la tifoseria. In Eccellenza? Se così sarà, andrò a piedi fino al santuario di Ceri (10 chilometri, ndc)». Il voto è fatto.

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