Una scritta vigliacca, apparso sul muro esterno del campo Dino Puglisi di Montespaccata, firmata da qualcuno che si è definito “Ultrà Tivoli 1919”. L’ennesimo episodio razziale che in questi giorni sta macchiando Roma. Il bersaglio stavolta è Massimiliano Monnanni, presidente del Montespaccato Savoia, e presidente dell’Asilo Savoia, benemerita associazione sociale che porta avanti progetti di solidarietà e inclusione per chi ha bisogno. Monnanni non si lascia intimorire. Ecco la sua reazione: “Stamani mi sono recato a sporgere denuncia contro gli ignoti autori, firmatisi genericamente “Ultras Tivoli 1919” di una scritta, rinvenuta ieri sera ed apposta presumibilmente nella giornata di domenica prima o dopo la partita tra Montespaccato e Tivoli su un muro di cinta dell’impianto sportivo sottostante al “Don Pino Puglisi”, che definisce il sottoscritto “vile EBREO”.
Non è la prima volta che ricevo insulti a sfondo razziale: mi è già accaduto tra il 2011 e il 2012, quando ricoprivo il ruolo di direttore generale dell’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali e in questa veste ero stato inserito dal sito neonazista “Stormfront” in una “black list” insieme ad alcuni giornalisti, al Presidente della Comunità ebraica di Roma e ad alcuni magistrati.
Quella vicenda si è conclusa proprio pochi giorni fa con 24 condanne per incitamento all’odio razziale.
Da parte mia posso assicurare che nessuna intimidazione fermerà l’impegno che dispiego da anni contro ogni forma di razzismo, antisemitismo, omofobia, discriminazione, come non si fermerà l’attività che l’Asilo Savoia, attraverso la Palestra della Legalità e la Polisportiva Montespaccato, svolge su territori di frontiera per riaffermare concretamente i valori della legalità.
E’ urgente attivare forme di contrasto efficaci e capillari contro la diffusione del virus dell’odio razziale nel calcio dilettantistico, coinvolgendo in maniera proattiva le tantissime realtà sportive sane che svolgono quotidianamente funzioni educative e di crescita delle nostre giovani generazioni.
Lo faremo presto per quanto ci sarà possibile. E invitiamo tutti a fare altrettanto”.
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