Melchiorre Zarelli è costantemente al lavoro. Neanche la pandemia Covid-19 lo tiene lontano dal suo ufficio di via Tiburtina, dove sta cercando di condurre il calcio laziale lontano dalla più grande crisi che il movimento dilettantistico – ma tutto il Paese in generale – abbia mai dovuto affrontare. Quasi ventiquattro ore al giorno, perché a suo modo di vedere “è impossibile dedicarsi al Cr Lazio e allo stesso tempo affrontare altre circostanze lavorative – dichiara senza esitazioni – Questo è un ruolo che richiede, come giusto che sia, sacrificio e impegno, il massimo possibile. Chi vuole prendere il mio posto ne deve essere consapevole, non si guida un organo del genere in part-time, soprattutto in questo periodo”.
Le elezioni
Una nuova corsa, stavolta contro il candidato avversario Luigi Lardone, intrapresa per senso di responsabilità: “Senza dubbio non per capriccio – continua – Se ho accettato di ripresentarmi non è certamente per raggiungere un record personale di mandati, ma perché sono convinto che il momento sia davvero difficile. Già di per sé il Comitato è un’attività complessa da gestire, figuriamoci oggi. Mai come adesso serva unità di intenti e ritengo che il sottoscritto, insieme a questo Consiglio Direttivo, rappresentino la scelta giusta per riuscire a superare una situazione a tratti drammatica”. La continuità e l’esperienza, quindi, come base di partenza per riuscire ad affrontare l’attuale fase storica nel miglior modo possibile e proiettare il Cr Lazio verso il futuro: “Se ti metti alla guida di una macchina senza sapere come funziona, il rischio di andare a sbattere è alto. Bisogna conoscerne pregi e difetti, vanno formati nuovi dirigenti che possano raccogliere questa eredità, non scatenare una competizione che non fa bene a nessuno. Non è una partita a due, in ballo non c’è il nostro destino, ma quello di tutto il movimento”.
Se ti metti alla guida di una macchina senza sapere come funziona, il rischio di andare a sbattere è alto. Bisogna conoscerne pregi e difetti
Rinnovamento
E quando parla di formare la nuova governance del calcio laziale Zarelli ha le idee ben chiare di quale sia il percorso da seguire: “Saranno costituite tre consulte, con parere obbligatorio, nel calcio a 11, nel calcio femminile e nel calcio a 5. Saranno formate da dirigenti dei nostri club, ma anche da elementi delle componenti tecniche, come allenatori e direttori sportivi – annuncia l’attuale Presidente – Un passaggio che permetterà ai più giovani di fare esperienza, di comprendere le dinamiche e prendere la guida del Comitato quando sarà opportuno. E posso già garantire che le proposte avanzate dalle consulte saranno prese sempre in seria considerazione”. Un vero e proprio traghettamento in acque più tranquille nelle idee di Zarelli, prima di passare il timone e dare il tempo alle nuove “leve”, o perlomeno a quelle che dimostreranno di averne le qualità, di poter intraprendere un nuovo corso nel migliore dei modi.
Nuovi fondi
Un programma ufficiale ancora non è stato diramato ma “è questione di giorni, anche se della maggior parte dei punti ne stiamo parlando proprio durante questa chiacchierata”, annuncia il numero uno di via Tiburtina. Mancano gli ultimi tasselli, anche se è chiaro che molte aspettative i club le ripongano sul possibile abbattimento delle spese: “I bilanci societari sono una priorità, comprendo le preoccupazioni. In questi giorni chi ha regolarizzato la seconda rata, e parlo della maggior parte dei club, vedrà accreditarsi il contributo Covid sulle iscrizioni direttamente sul proprio conto corrente. Per gli altri il bonifico sarà effettuato non appena avranno sanato la loro posizione”. Un totale di 250 mila euro, al quale andranno aggiunti i 900 mila destinati al rimborso chilometrico per tutte le prime squadre, anche nel caso in cui la stagione non dovesse ripartire: “Se non fosse possibile chiudere i campionati quei soldi saranno destinati comunque come ristoro a tutte le società iscritte”. Oltre un milione di euro, quindi, di risorse destinate ai club, derivanti “dall’accantonamento dei fondi per la patrimonializzazione del Comitato, con una nuova sede e un centro sportivo – spiega Zarelli – Era un’idea sollecitata da qualcuno di più in alto, che puntava molto su questa patrimonializzazione, un’opera che purtroppo non è andata a buon fine”.
Verso il futuro
Non sarà l’unico intervento di natura economica che il Comitato effettuerà nel caso Zarelli dovesse essere riconfermato alla guida: “Ogni società e ogni presidente godrà di assistenza legale gratuita per tutte le problematiche legate all’attività calcistica e sarà creata una Commissione apposita per il supporto all’accesso alle agevolazioni fiscali, governative e della Comunità Europea – prosegue il Presidente – Inoltre durante questo periodo ci siamo resi conto di come sia stato difficile reperire medici responsabili dei protocolli e materiale sanitario per far fronte alle direttive governative. Per questo stiamo studiando due convenzioni: la prima con la Federazione Italiana Medico Sportiva, per riuscire ad offrire le giuste professionalità ai club in difficoltà a costi fattibili, la seconda con un partner con il quale siamo attualmente in trattativa per la fornitura di tamponi rapidi. C’è la possibilità di trovare un accordo anche più vantaggioso di quello stretto dalla LND (9,5 euro ad unità circa per la Serie D, ndr)”. Non solo il lato economico, ma anche il rapporto con le istituzioni in primo piano, come quello con la Regione Lazio: “Sono molto soddisfatto di come la Regione stia sostenendo il nostro movimento. Al di là dei fondi straordinari dovuti all’emergenza, che sono stati importantissimi, ci sono tante ottime iniziative da tenere in considerazione. Come i buoni sport erogati tramite Talento & Tenacia Network, al quale intendiamo aderire direttamente come Comitato regionale in modo da esonerare tutte le ASD e SSD affiliate dagli adempimenti burocratici e farle accedere automaticamente ai relativi benefici economici, perfezionando una collaborazione che già ci vede patrocinare il Premio destinato a tutti i giovani dell’Eccellenza. Penso anche a un ciclo continuativo di seminari itineranti in collaborazione con il Credito Sportivo per aiutare i club a conoscere le opportunità offerte in termini di finanziamenti e mutui e agevolarne l’accesso diretto e semplificato, oltre a quelli per la formazione di nuovi dirigenti inerente alle problematiche del calcio attuale”.
Stiamo studiando due convenzioni: la prima con la Federazione Italiana Medico Sportiva, per riuscire ad offrire le giuste professionalità ai club in difficoltà a costi fattibili, per la seconda è in corso una trattativa con un altro partner
Calcio giocato
Zarelli, però, guarda anche oltre l’emergenza: “Speriamo si ricominci presto, per tutti noi. Ogni tanto sento parlare di immobilismo, ma sopra al Comitato ci sono il Governo, la FIGC e la LND. Noi possiamo solo proporre e rispettare le consegne che arrivano dall’alto. Una volta stretta la convenzione sui tamponi di cui vi ho già parlato, solo allora, si potrà parlare di eventuale nuovo protocollo. Prima c’è poco da fare, dobbiamo sfruttare questo stop per organizzare il futuro”. Anche qui tante le proposte in cascina: “Vogliamo reiterare il premio per la valorizzazione dei giovani in Eccellenza e Promozione e magari trasmettere il sabato pomeriggio due anticipi di queste categorie in diretta streaming. Lo stesso vale per il Calcio a 5, ma al venerdì, con la Serie C1 e C2: è un mio vecchio pallino messo da parte per altre esigenze, ma che potrebbe rendere ulteriormente appetibili i nostri campionati per eventuali sponsorizzazioni. Infine stiamo lavorando sui campionati Provinciali, dalla Terza Categoria, alla Serie D del Futsal che il nostro Pietro Colantuoni ha reso un gioiello. Sono un tesoro sociale inestimabile, abbiamo il dovere di migliorare la situazione di queste realtà”. Un rinnovamento, ma nel segno della continuità. Per non lasciare la nave che ha guidato per quasi vent’anni in balia della tempesta scatenata dalla pandemia.
Gazzetta regionale
Comments are closed.