Se la Serie D continua il proprio percorso, non senza fatica, a tenere banco negli ultimi giorni è la sempre più crescente pressione che arriva dai club dei campionati regionali, Eccellenza e Promozione su tutte, e provinciali.
Non è solo voglia di calcio, c’è da capire che ci sono, seppure minori rispetto alle altre categorie, interessi economici in gioco. I calciatori, naturalmente, spingono per una veloce ripresa ed allo stesso modo i club anche se al momento non c’è assoluta unanimità d’intenti.
La questione non è solo politica, per quanto i vari Comitati Regionali si stiano interrogando sul come e quando riprendere, con l’avallo naturalmente della Lega Nazionale Dilettanti, c’è da tener conto che è il governo nazionale a decidere ed i dati dei contagi di questi giorni non permettono ancora di essere ottimisti.
Come tutti sanno fino al 5 marzo, scadenza del prossimo D.P.C.M., resterà tutto fermo a meno di novità clamorose delle prossime settimane che al momento sono favolistiche più che utopistiche.
Ed allora non resta che cerchiare una data in rosso: quella dei primi giorni di febbraio. Tra il quattro ed il cinque, infatti, potrebbe esserci una riunione tra i vari Comitati Regionali ed i vertici della LND per trovare una strategia unitaria sulla ripartenza dei campionati che si spera, poi, possa essere attuata a partire dal 5 marzo.
In ogni caso, con l’assemblea elettiva della Lega Nazionale Dilettanti fissata per il giorno 6 febbraio 2021, è praticamente impossibile che vengano prese decisioni ufficiali ventiquattro o quarantotto ore prima. Più ovvio che dopo le investiture ufficiali si proceda nei giorni successivi a fare il punto della situazione. Resta da capire se l’attenzione di Cosimo Sibilia sia realmente fissa ai problemi della LND e dei comitati regionali o all’elezione a presidente della Figc che avverrà il 22 febbraio 2021 e che lo vede candidato antagonista a Gravina. Qualche dubbio permane, non ce ne voglia Sibilia.
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