Durante il suo intervento all’assemblea elettiva che lo ha rieletto numero uno della Lega Nazionale Dilettanti, Cosimo Sibilia è tornato a parlare, tra le varie cose, anche del delicato tema dell’abolizione del vincolo sportivo.
Sibilia ha riassunto il programma vasto e articolato del prossimo quadriennio: «In primo luogo va affrontato il tema della Legge sullo Sport proposta dall’Esecutivo in carica fino a pochi giorni fa. Come Lega Nazionale Dilettanti, abbiamo espresso ferma contrarietà in ordine all’abolizione del vincolo sportivo, nei termini previsti dal provvedimento licenziato dal Governo, nonché al regime riservato anche alle Società dilettantistiche e giovanili per quanto attiene la disciplina dei contratti di lavoro sportivo. In sede di audizione, è stato evidenziato quanto peraltro in più occasioni era stato ribadito in ambito federale, ossia che l’abolizione del vincolo, così come ipotizzata, rappresenta una grave minaccia per l’attività delle Società ed Associazioni sportive dilettantistiche, che non potrebbero così programmare la partecipazione ai Campionati e procedere adeguatamente con la valorizzazione dei giovani. Ci batteremo fino alla fine per contrastare l’entrata in vigore della Legge di Riforma dello Sport in Italia che, così come concepita, rappresenterebbe il colpo di grazia per il nostro movimento il quale, tra l’altro, attende ancora i promessi ristori dovuti alla pandemia. E qui apriremo un altro fronte con le Istituzioni, a salvaguardia del sistema dello Sport dilettantistico che attende ancora oggi i ristori promessi per i danni causati dalla pandemia. Non servono interventi a pioggia ma mirati ed efficaci per la realtà rappresentata dalla Lega Nazionale Dilettanti, sia a livello di Associate che a livello di capillare organizzazione sul territorio nazionale».
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