ROMA – Ultima in classifica nel girone B di Eccellenza con 12 punti, dunque situazione molto difficile se non ancora compromessa definitivamente. Eppure la Vigor Perconti non solo continua a credere nella salvezza, ma dopo l’arbitraggio di domenica scorsa, nella partita casalinga persa contro il Certosa, ha deciso di far sentire tutta la sua indignazione. A prendersi in carico la posizione della società a fronte dell’arbitraggio condotto dal signor Simonets della sezione di Tivoli è Emilio Piervincenzi, già presidente del Montecelio e ora manager incaricato da Maurizio Perconti di occuparsi della prima squadra.
“Quanto accaduto – esordisce Piervincenzi – non solo ti lascia inebetito di fronte a tanta incompetenza, ma ti fa venire in mente qualcosa di brutto. un velenoso sospetto. Sospetto che dopo aver letto le decisioni del giudice sportivo di mercoledì scorso assume la forma di qualcosa di più concreto”.
Iniziamo dalla partita, presidente. Che cosa è successo?
“E’ successo che dopo essere passati in svantaggio, l’arbitro ci ha espulso Selvaggio, colpevole di aver trattenuto per la maglia un loro giocatore. Il fallo è avvenuto a 40 metri dalla linea di porta, con tutta la difesa nostra schierata. Aver tirato fuori il cartellino rosso è un fatto inaudito. Chiara occasione di rete, così recita il regolamento. E non poteva esserci una chiara occasione da rete a 40 metri dalla nostra porta con tre nostri difensori pronti a intervenire. Ma non basta: il dispositivo uscito ieri commina due giornate a Selvaggio! Due, e perché mai? Nessuno lo sa. Proseguo?”.
Certo.
“La partita, che dieci contro undici avevamo pareggiato su rigore, prende una brutta piega perché il signor Simonets non sa gestirla. Alcuni giocatori avversari cominciano a rivolgersi verso la tribuna con gesti osceni, la tribuna provocata reagisce con insulti, insomma un gran casino. Insulti che ovviamente non vengono risparmiati al direttore di gara, che intorno al 90′ assegna un calcio di rigore a dir poco assurdo agli ospiti, che così vincono la partita. Uno scandalo. Ma soprattutto una sconfitta per la sezione Aia di Tivoli, che ha consentito a un arbitro come il signor Simonets di dirigere e distruggere una partita così delicata. Alla fine della gara, come spesso capita, ci siamo parlati con i giocatori e i dirigenti ospiti, che imbarazzati ci hanno spiegato che loro capivano, ma che non potevano farci niente”.
“Poi, oltre al danno la beffa: ci ritroviamo con la squadra decimata dal signor Simontes: Di Gioacchino due giornate per aver profferito frasi ingiuriose nei confronti dell’arbitro, Selvaggio due giornate ma nessuno capisce perché due e non una, Rante che ha preso un’ammonizione ed era in diffida resterà fuori domenica, Moro doppia ammonizione e dunque scarificato per un turno. E, come se non bastasse, 500 euro di multa alla Vigor Perconti perché secondo l’arbitro nell’area antistante gli spogliatoi c’erano troppe persone non identificate che facevano casino. Risultato? Domenica andiamo a Colleferro senza mezza squadra, nei panni dell’agnello sacrificale. E quindi ecco che i cattivi pensieri si fanno strada: forse qualcuno ha deciso che la Vigor Perconti debba limitarsi al settore giovanile, e debba abbandonare ogni ambizione di portare i suoi giovani nel calcio degli adulti. Perché deve essere chiaro che se ci fanno retrocedere, ritengo sia molto difficile pensare che il signor Perconti continui a investire nella Promozione”.
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