Alla Lazio il titolo in finale a San Felice Circeo per 2-0 sull’Hajduk Spalato. Il fantasista classe ’95 venuto dalla Spagna Keita Balde Diao ancora una volta decisivo! 6 goal in 4 gare, assist e rigori ottenuti sulle sue azioni. Per la Lazio, in dieci per 70′ a causa di una espulsione, forse un elemento già pronto per giocare con la prima squadra di Petkovic?
di Massimiliano Arrichiello
LAZIO-HAJDUK SPLIT 2-0
Lazio (4-3-1-2): Strakosha; Paterni, Filippini, Pollace, Silvagni(K); Crecco, Pace, De Francesco (37’ st Lucatelli); Antic (48’ st Bianchi); Tounkara (19’ st Lombardi), Keita. All.: Alberto Bollini A disp.: Di Piero, Mattia, Mazzei, Palombi, Fiore.
Hajduk Split: Tomic, Deanovic, Elez(K), Lulic, Hairlaovic, Barac (1’st Basic), Kuseta, Prskalo (16’st Jaksic), Mujan, Vila (29’st Baturina). A disp.: Cipetic, Bender, Baturina, Vlasic
Goals: 15′, 1’st Keita
Arbitro: Miserani (Ciampino) Assistenti: Affronti (Ostia Lido)- Delle Fontane (Ciampino) Ammoniti: Paterni, Tounkara, Vila, Antic, Filippini Espulso: 18’Pollace(L).
Quinto trofeo “Karol Wojtyla” per la Lazio, dominatrice quest’anno della manifestazione dedicata al papa più “moderno”, giunta alla sua ottava edizione. Quattro vittorie su quattro per i ragazzi di Bollini, in formazione sperimentale tra calciatori della categoria Allievi, Primavera e “futuri” Primavera. Allo Stadio Comunale Ballarin di San Felice Circeo la finale di questo giovedì mattina, su un terreno in erba naturale con zolle fuori posto, e tanto ghiaccio e fango, i biancocelesti superano 2-0 l’Hajduk Spalato anche se purtroppo, la giornata è stata rovinata da due brutti infortuni capitati a giocatori croati: Barac al 48′ è dovuto uscire per un contrasto di gioco, trasportato all’ospedale di Terracina, dopo il controllo radiografico, non sono state riscontrare fratture. Solo una grande contusione. Brutto infortunio al 70′ per il talentino Vila. Dopo un contrasto a centrocampo cadeva a terra dolorante alla schiena. Restava bloccato sul terreno di gioco. Intervenivano i sanitari del 118 che richiedevano l’intervento dell’eliambulanza. Il ragazzo veniva trasportato al centro neurochirurgico dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Sottoposto a tac gli veniva riscontrata, per fortuna, solo una forte contusione alla schiena.
La partita. Keita, vera e propria rivelazione del torneo, è stato la spina nel fianco dell’ Hajduk. Il numero 7 laziale ha realizzato una doppietta decisiva per la vittoria finale ma in tutto il torneo è stato l’uomo in più dell’undici di Alberto Bollini. I croati, arrivati in finale in pompa magna, hanno più volte fallito facili occasioni da gol. Dopo l’ottimo girone di qualificazione, ci si aspettava una prestazione finale migliore da loro.
La prima occasione importante per i croati quando Strakosha, il portierone albanese biancoceleste, rinvia male mandando su Vila, ma il pallone finisce fuori. Al 15′, al primo affondo di Keita, subito goal: l’ala arrivato dal Barcelona, si accentra, salta il suo uomo, lascia partire un tiro velenoso che il difensore centrale Elez devia, 1-0 per la Lazio! Passano pochi secondi, e l’altro neo-arrivato Tounkara può raddoppiare, quando si ritrova, spalle alla porta, di fronte a Tomic, prova il tacco ma il pallone finisce fuori. Al 18′ contropiede, si apre una voragine di fronte a Strakosha, ma c’è l’ottimo intervento alla disperata di Pollace da ultimo uomo: per l’arbitro è rosso diretto, e i ragazzi romani rimangono in dieci. Crecco viene arretrato sulla linea difensiva, e due minuti più tardi i i bianco-rosso-blu provano a sfruttare la superiorità numerica, con Mujan che salta secco Silvagni, lascia partire un destro pericoloso di poco fuori sull’esterno della rete. C’è tempo per una punizione di Kuseta, e poi sul finire del tempo si rivede Keita due volte: il suo primo tiro finisce sopra la traversa, poi nella seconda opportunità si invola, salta Tomic ma il risultato non cambia. In apertura di ripresa il diciassettenne numero 7 chiude la partita: retropassaggio sbagliato, lo spagnolo si invola, salta Tomic, rientra sul destro saltando nuovamente il portiere e conclude a rete. Raddoppio biancoceleste tra gli applausi generali, e poi ammonizioni a volonta, nonostante il carattere del torneo. Milos Antic, uno dei nuovi aggregati alla Lazio, forse un pò stanco, tocca duro Prskalo, costretto a uscire in barella. Al 21′ Vila prova a battere in area Strakosha, bravo a salvare, poi prova anche Kuseta in volata, senza risultati. Protagonista assoluto il portierone albanese due minuti dopo: Mujan mette dentro un pallone d’oro, Vila ancora alla deviazione ma Strakosha respinge, sulla ribattuta Vila manda ancora una volta alto! Al 26′ ancora una palla goal nitidissima per i croati, ma Elez, il capitano e difensore centrale spostato a dar man forte alle punte per la sua stazza, duetta con Vila e va al tiro, fuori! Sfortunato Vila, cade battendo la schiena, e il gioco rimane fermo per più di 5′, con l’attaccante portato via in eliambulanza. Si riprende per l’ultima azione di Jaksic, ma niente da fare, rimane inviolata la porta di Strakosha.
Il Wojtyla si tinge di biancoceleste. Se gli “esclusi” dalla burocrazia davvero saranno a disposizione per le gare ufficiali da gennaio, sicuramente la Lazio proverà l’assalto al Napoli e al primo posto nel girone C del campionato Primavera. Ad una rosa già altamente competitiva si aggiungeranno i tre gioiellini visti al debutto in questo torneo da gennaio: i ragazzi di Bollini vogliono continuare a vincere, e tentare di arrivare alla finale scudetto, persa l’anno scorso con l’Inter.
m.arrichiello@libero.it in collaborazione con www.karolwojtylacup.it