Andiamo oggi a scopire il Dilettanti Falasche Juniores Elite (GRUPPO B) allenato da mister Gianni Antonelli, classe 1971, ben 12 anni ad allenare le giovanili della vicina Anziolavinio prima di approdare quest’anno, al Falasche di Patron Alessandroni. Inizialmente come tecnico della Juniores Elite della squadra che gioca le sue gare interne al “Villa Claudia” di Falasche, è stato presto insediato anche nella panchina della prima squadra che milita quest’anno in Promozione nel gruppo A.
A cura di Giovanni Crocè
Mister Gianni Antonelli, lei ha un doppio incarico al Dilettanti Falasche e un cognome che per i tifosi dell’Anziolavinio, dove lei ha giocato ed allenato, è sinonimo di gol…
Certo, perchè Stefano Antonelli è il signore del gol e non solo per i tifosi dell’Anziolavinio, tra l’altro l’ho visto da vicino e siamo stati a contatto per anni dato che come sa sono stato per 12 anni con la società del presidente Franco Rizzaro, mia unica società prima di questa, di cui gli ultimi 8 ininterrottamente alla guida degli Allievi Elite, dove abbiamo vinto per 2 volte i gironi di qualificazione, con i classe 1991 e i ragazzi del 1992. Ma non siamo parenti, lui è solo di due anni più giovane di me.
Cosa l’ha spinta ad accettare la sfida dei Dilettanti Falasche?
Il mio grande desiderio di andare ad allenare ragazzi della fascia Juniores, dato che io, da quando ho smesso di giocare a circa 20 anni, sempre con l’Anziolavinio, dopo pochi anni sono passato ad allenare prima i giovanissimi e poi gli allievi. Ma dopo 12 anni il desiderio di testarmi anche con atleti già svezzati di 17-18 anni, era tanto e sono grato al Falasche di poter proseguire a migliorarmi con questa esperienza.
Come è nata l’opportunità del doppio incarico?
Come accade spesso, mi sono trovato nel posto giusto al momento giusto e lusingato che dopo poche giornate del girone d’andata, la dirigenza abbia pensato a me per sostituire sulla panchina della prima squadra mister Fabrizio Lucidi, anche se ero qua da poco. Ad oggi paradossalmente sto facendo meglio da tecnico della Promozione dove al mio arrivo eravamo penultimi e adesso ci troviamo al quarto posto, mentre con la Juniores siamo sesti.
Guardiola ha aperto porte un po’ a tutte le latitudini facendo bene a Barcellona….
Ovvio pensare al tecnico blaugrana perchè adesso, grazie ad esempi favolosi come lui e grazie alla crisi economica, anche tra i dilettanti si abbrevia il tempo necessario per un giovane tecnico per arrivare a gestire una prima squadra. Di base le metodologie e gli approcci sono gli stessi, e adesso sia calciatori che allenatori vengono mandati avanti prima rispetto a qualche decennio fa dove osavano in pochi. Speriamo che con l’accrescere del benessere che grazie a dio prima o poi ritornerà, non si torni indietro e il ricorso ai giovani non valga solo per i periodi di recessione.
Che tipo di squadra è la sua Juniores Elite, la si conosce poco a Roma…
Siamo un buon gruppo, con la stragrande maggioranza dei ragazzi che è classe 1995, pochi ’94 ed ancor meno ’93, ne ho 18 sempre con me nella Juniores più 4-5 che fanno la spola tra la squadra giovanile e la Promozione perchè più pronti degli altri ma sempre pronti, come me, al doppio impegno settimanale. La Juniores di base gioca un 4-2-3-1 classico con una punta centrale forte e giocatori veloci e tecnici sugli esterni d’attacco. Di gente nuova non ce n’è tanta rispetto all’anno passato, dove i più, qua a Falasche hanno fatto gli Allievi Regionali B, quindi compiendo un bel salto di qualità approdando nella Juniores Elite. Il capitano è Federico Santin, centrocampista centrale del 1994 che gioca spessissimo titolare anche in Promozione, mentre il ragazzo che ha segnato di più è Luca Maialetti, punta esterna guizzante del 1995, che ha messo a segno addirittura 5 gol in Promozione, oltre a 8 nella Juniores. Tra i grandi, a parte una sola presenza da titolare contro l’Olimpia, li ha realizzati tra l’altro tutti da subentrante, visto che credo che in questo momento dia il meglio partendo dalla panchina quando è coi più grandi. Ma come vedete è efficacissimo, entra e segna; Maialetti era con me assieme ad un altro ottimo centrocampista della mia Juniores, Riccobelli, classe 1995, e mi hanno seguito tutti e due dalla vicina Anziolavinio.
Dura fare una comparazione efficace, ma lei che fa settimanalmente tutti e due, ritiene più formativa e difficile la Promozione o la Juniores Elite?
Domanda interessante e che si presta a tante interpretazioni, ma credo sia più complesso fare bene nella Juniores Elite, chi dice che il livello si è abbassato rispetto agli anni passati non sa quanto è duro il torneo Elite. Trovo tanti ragazzi che già domani potrebbero fare ottima figura in Promozione, e non solo nelle corazzate come Tor di Quinto o Vigor Perconti, mentre qualche vecchio bucaniere della Promozione magari senza calarsi con la mentalità giusta in un ipotetico match di Juniores Elite troverebbe pane per i suoi denti.
“Mentalità”, parola abusata, ma è così difficile insegnare a essere vincenti a dei ragazzi della sua fascia d’età?
Più difficile di quanto si pensi soprattutto per chi come me deve allenare ragazzi che non sono di Roma, e magari non sono abituati a certe metodologie professionistiche fin da bambini. Coi miei ho insistito tanto, come detto, sull’intensità e la concentrazione ossessiva, perchè quasi tutti non avevano mai fatto un torneo elite e per fortuna insistendo sul concetto di gruppo ed una difesa ferrea, siamo riusciti a fare belle gare con tutti. Quello è stato il grosso del lavoro e tra le partite più belle, mi tengo la vittoria a cinque minuti dalla fine sul fangoso e difficile campo dell’Almas, ottenuta a novembre scorso per 0-1: lì ho capito che ci eravamo calati bene nella cornice di un campionato tanto importante come il nostro.
Un atleta che ruberebbe ad una delle attuali rose del gruppo B della Juniores Elite 20122013?
Ce ne sono tanti, ma alcuni della Vigor Perconti si vede che hanno tonnellate di personalità e hanno già vinto un campionato, forse sono ancora più forti di prima perchè sono di nuovo in zona playoff dopo aver passato un periodo tremendo quest’anno a inizio stagione, come tutti gli appassionati ricordano. Non disdegnerei l’acquisto di Francesco Di Bari e Mattia Palmieri, davvero bravi!
Già preso contatti per un altro doppio incarico coi Dilettanti Falasche anche per la prossima stagione?
Prendere il doppio incarico quest’anno è stata una grande opportunità e un atto di gratitudine nei confronti della dirigenza quest’anno, ma tutti gli allenatori se possono evitano di gestire due squadre in contemporanea perchè è usurante e non sempre le ciambelle riescono col buco, come in quest’annata per ora favolosa. Poi è prematuro, come sempre i contatti tra me e la dirigenza si avvieranno tra aprile e maggio, dove il bilancio con tutti e due i gruppi agonistici sarà già chiaro. Certo che suppongo siano soddisfatti, siamo andati sopra le aspettative sia con la Juniores che soprattutto in Promozione dove rischiavamo la retrocessione dopo poche partite. Di sicuro mi darebbe più soddisfazione e sorpresa riuscire a centrare i playoff con la Juniores, perchè in Promozione ho giocatori di esperienza, mentre coi giovani non si può davvero mai dare nulla per scontato.
Dopo Bellinati alla Vigor Perconti alla guida di Allievi e Juniores scopriamo lei, altro forzato della panchina, col doppio incarico, come concilia tutto alla professione di ristoratore?
Per fortuna, avendo aperto da tempo, sin dal 1997 con un mio socio un ristorante ad Anzio, posso svolgere questa passione per l’allenamento con grande costanza sia per la Promozione che per la Juniores, anche perchè i campionati si chiudono a maggio ed il picco di lavoro al ristorante, essendo un posto di mare, lo abbiamo principalmente tra primavera ed estate, dove posso concentrarmi solo su quello. E poi tutti i miei ragazzi sanno che ci vorrà poco a festeggiare tutti assieme in caso di eventuali grandi traguardi, una pizza non la neghiamo mai a nessun tesserato del Dilettanti Falasche!
. E buon campionato a tutti!