La Romania si aggiudica il torneo Roma Caput Mundi, la quarta volta in sette edizioni della competizione internazionale organizzata dal Comitato Regionale Lazio della Lega Nazionale Dilettanti. L’Italia, rappresentata dagli under 17 selezionati tra i migliori dei campionati di Serie D ed Eccellenza, si arrende ai calci di rigore, dopo aver condotto una gara generosa contro l’undici romeno, che poteva vantare tra le sue fila diversi elementi appartenenti ad importanti club professionistici nazionali del calibro di Steaua e Dinamo Bucarest. I ragazzi di Giancarlo Magrini non hanno avuto fortuna dal dischetto, dove Angelucci e Torelli hanno fallito due dei cinque tiri a disposizione. La sfida si è giocata all’Anco Marzio di Ostia, davanti ad un buon numero di spettatori e di osservatori che hanno sfidato il freddo pungente e la pioggia che, per larghi tratti ha martellato il campo anche durante la gara. “Mi dispiace per aver mancato il trofeo che avrebbe ripagato i sacrifici di questi ragazzi – ha ammesso il supervisore Giancarlo Magrini alla fine del match – ma giocare quattro gare in cinque giorni non è semplice, ed in finale abbiamo pagato molto in termini di stanchezza. Nonostante tutto la squadra mi è piaciuta, specialmente nella ripresa, quando ha saputo aggredire e mettere in difficoltà un avversario ben organizzato. La sconfitta dai rigori ci può stare, però resta quanto di buono fatto da questa selezione nel torneo. Non dimentichiamoci mai che il nostro compito è quello di valorizzare i giovani e di farli conoscere: se arrivano anche i trofei, ben venga”.
La settima edizione del torneo Roma Caput Mundi ha fatto registrare un successo di seguito e di pubblico che ha confermato la qualità generale della competizione e che ha premiato gli sforzi degli organizzatori. “Sono ovviamente dispiaciuto per il risultato del campo ma contento per la perfetta riuscita del torneo – ha dichiarato a caldo il vicepresidente vicario della LND, Alberto Mambelli, che ha consegnato il trofeo nelle mani del capitano romeno Serban – e per questo devo rivolgere un plauso al Comitato Regionale Lazio che hanno saputo ideare una competizione che di anno in anno si sta affermando tra le più interessanti di calcio giovanile internazionale”. Presenti anche il consigliere federale Giuseppe Caridi ed il presidente del CR Lazio, Melchiorre Zarelli, che ha fatto gli onori di casa. “Sono soddisfatto per la riuscita della manifestazione – ha affermato il numero uno del calcio laziale – abbiamo ricevuto l’apprezzamento di tanti addetti ai lavori, sia sotto il profilo del livello delle squadre coinvolte sia sotto l’aspetto organizzativo. Devo ringraziare tutti i collaboratori del nostro comitato che hanno svolto un lavoro impeccabile, con passione ed impegno”. Apprezzamento che è arrivato anche dall’amministrazione romana, vicina all’organizzazione del torneo sin dai suoi esordi. “Vedere così tanti giovani atleti, provenienti da diversi Paesi, partecipare a questo torneo e averli ospitati in Campidoglio ci riempie di orgoglio, soprattutto alla luce dello spirito internazionale di questa competizione – ha dichiarato il delegato alle Politiche sportive di Roma Capitale, Alessandro Cochi – la kermesse rappresenta un momento importante di aggregazione tra atleti di diverse nazionalità, un’occasione unica di confronto tra culture calcistiche differenti, che può arricchire e contribuire alla crescita sportiva e umana dei ragazzi che vi partecipano”.
LA GARA – La partenza della Romania è molto convincente, con la retroguardia azzurra meno reattiva del solito. Barbut svaria con frequenza sulla fascia sinistra, agevolando tagli ed incursioni dei compagni di squadra. All’8′ si fa vedere l’Italia con Galelli: l’attaccante del Darfo Boario intercetta un pallone al limite dell’area romena per poi scagliare un tiro che termina di poco a lato della porta difesa da Valceanu. Ma la squadra di Augustin non si scompone, dimostrando di essere dotata di ottime individualità oltre che di buone capacità di manovra. Al 16′ Serban sfiora il vantaggio, ma Crocchianti, con incredibile scelta di tempo, riesce a togliere la palla dai piedi del numero 10 romeno proprio al momento del tiro nell’area piccola. Gli azzurrini appaiono in difficoltà, incapaci di uscire dalla propria metà campo. Gli avversari invece hanno un buon ritmo e controllano le zone nevralgiche del terreno di gioco. Allo scadere l’Italia costruisce una buona occasione con Bongermino, ma il suo passante non trova l’aggancio di Canestri, leggermente fuori traiettoria.
La ripresa si apre con la Romania di nuovo in avanti. Al 4′ Serban serve Gradinaru che con un traversone cerca la testa di Rotario, appostato sul secondo palo, ma l’impatto con la sfera non è preciso e l’occasione sfuma sul fondo. L’Italia prova a cambiare le carte: dentro Lima per Canestri che dopo un minuto tenta la conclusione sotto-misura in area romena, al termine di un’azione avvolgente degli azzurri. La manovra dei ragazzi di Magrini si fa più decisa. All’10’ su calcio d’angolo di Torelli, Crocchianti colpisce bene di testa ma non riesce ad inquadrare lo specchio della porta. Senza grandi sussulti si arriva alla mezzora, con le due squadre sempre meno lucide anche a causa del campo pesante e delle quattro gare giocate in cinque giorni. Al 34′ un eccesso di confidenza tra Tuniz e Medioli rischia di offrire un gran pallone a Zdroba al centro dell’area piccola, ma il portiere azzurro in due tempi riesce a bloccare a terra. Lo spettro dei calci di rigore si avvicina. Le due panchine danno avvio alla girandola dei cambi, inserendo forse altri rigoristi. Al 38′ la Romania sfiora il colpaccio, con l’ottimo Serban che va a lambire il palo alla destra di Medioli con una conclusione dal limite dell’area. E’ l’ultima occasione del match. La finale si decide dal dischetto, fatale agli azzurrini della LND. La Romania sbaglia un solo rigore, con Serban, l’Italia fallisce due volte con Angelucci (alto) e con Torelli (parato).
ROMANIA-ITALIA 0-0 (4-3 d.c.r.)
ROMANIA – Valceanu, Bajan, Cornea, Bocsan, Hodorogea, Boboc, Gradinaru, Popescu (dal 37’st Tudorache), Serban, Rotariu (dal 19’st Radu), Barbut (dal 30’st Zdroba); a disp. Niczuly, Krausz, Dumitrascu, Covalschi; All. Augustin;
UNA NAZIONALE MOLTO SOCIAL – Il racconto dell’avventura della Nazionale Dilettanti alla settima edizione del torneo Roma Caput Mundi verrà affidato in modo significativo ai new media, con un’attenzione particolare verso i social network. Senza dimenticare i canali tradizionali, con ampi resoconti sugli incontri degli azzurrini sulle pagine dei quotidiani sportivi Corriere dello Sport e Tuttosport, la LND sta incoraggiando molto all’utilizzo di strumenti quali Facebook, Twitter e Pinterest, con l’obiettivo dichiarato di alimentare il senso di appartenenza alla “più grande famiglia dilettantistica d’Europa”. Questo il claim che campeggia sulla pagina istituzionale della LND su Facebook (www.facebook.com/LND.paginaufficiale) e che negli ultimi tempi, grazie alla partnership con TIM, il brand di telefonia mobile di Telecom Italia, è sottoposta ad una dose massiccia di attività, tutte rivolte ad incoraggiare i comportamenti positivi del gioco del calcio così come a dare massimo risalto alle storie dei suoi tantissimi protagonisti. Le partite della Nazionale Dilettanti al Roma Caput Mundi potranno essere seguite in diretta su Twitter (@LegaDilettanti) e su iPhone grazie all’app ufficiale iLND. Al termine di ogni giornata di gare, sulle pagine del sito istituzionale lnd.it, spazio a foto, cronache ed approfondimenti. Gli incontri dell’ItaliaLND al torneo saranno seguite da Rete Oro, emittente laziale da sempre vicina al mondo dei dilettanti. Questa la programmazione su Rete Oro News (canale 210 del digitale terrestre): mercoledì 16 gennaio Italia-Grecia (ore 21), giovedì 17 Albania-Italia (ore 21) e la finalissima che verrà trasmessa in differita sabato 19 sempre alle ore 21.
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