Il presidente Esposito torna a farsi sentire con una lettera al designatore degli arbitri Serena all’indomani della partita Astrea-Città di Marino. Sotto accusa la direzione di gara della sig.ra Garoffolo di Vibo Valentia
Con la presente per manifestare formale e vibrante protesta per l’ennesimo arbitraggio dimostratosi fortemente inadeguato per un campionato così prestigioso ed oneroso per le squadre che vi partecipano. La sig.ra Garoffolo della sezione di Vibo Valentia, arbitro dell’incontro Astrea-Città di Marino del 6 febbraio scorso, ha dimostrato una incapacità e inadeguatezza che, purtroppo, mal si conciliano con un campionato così importante come la serie D, e le immagini televisive sono pronte a corroborare tali affermazioni. I costi e gli investimenti che noi società sopportiamo ogni anno non possono essere gestiti in campo da elementi della classe arbitrale più vicini ad amatori che a giudici di gara, con il profilo adatto ad arbitrare il massimo campionato dilettantistico nazionale. Non possiamo accettare che la sig.ra Garoffolo coltivi quello che per lei è un hobby rovinando con la sua manifesta incapacità investimenti e sacrifici veramente ingenti. Potremmo elencare tutti gli episodi di cui si è resa protagonista la sig.ra Garoffolo, a partire dall’essersi “dimenticata” di espellere un giocatore già colpito da doppia ammonizione, per fortuna poi richiamata dal suo assistente di linea, fino ad arrivare a un calcio d’angolo in nostro favore, sui cui sviluppi ben due nostri calciatori sono stati atterrati platealmente nell’area di rigore dell’Astrea, senza concedere l’evidente calcio di rigore, ma addirittura facendo ripetere il corner. Suddetti episodi sono soltanto la velenosissima ciliegina su una torta infarcita di decisioni a dir poco inspiegabili, che definire “casalinghe” e punitive nei nostri confronti sarebbe un eufemismo. La misura è colma; ci siamo sempre prodigati per assicurare ai direttori di gara e ai loro assistenti il massimo della disponibilità e della sicurezza nello svolgimento dei propri compiti, ma ci accorgiamo che, puntualmente, veniamo ripagati con arbitraggi inverecondi e con atteggiamenti presuntuosi ed irritanti da parte di arbitri e guardalinee. Non tollereremo più designazioni di “dilettanti allo sbaraglio” che devono decidere delle sorti sportive del nostro sodalizio. Per questo invitiamo caldamente la Federazione e il designatore degli arbitri a prestare maggiore attenzione anche nei riguardi della squadra ultima in classifica, che deve essere rispettata per gli investimenti e i sacrifici che ha posto in essere anche in questa stagione. Il tutto anche alla luce di quanto accaduto nella passata stagione, quando per una inspiegabile decisione di collocare il Salerno Calcio, provincia più a sud della Campania, nel nostro girone, ci è stata sottratta la legittima vittoria del campionato, sacrificato a incomprensibili criteri di collocazione geografica. Certi che questa comunicazione non resti lettera morta, inviamo cordiali saluti.
Il Presidente
Antonio Esposito
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