Parla Guida (tecnico Urbetevere): “Vincere per la società”

admincalciovero 2 Maggio 2013 0
Parla Guida (tecnico Urbetevere): “Vincere per la società”

GUIDa urbetevere     EMILIO PIERVINCENZI

Davide Guida ha 30 anni e una gran voglia di arrivare. Non lo dice, ma probabilmente ci pensa: riprendersi dalla vita tutto quello che la vita gli ha tolto. Vita di calciatore s’intende. Già, perché non tutti lo sanno, ma Davide non era male come calciatore: giovanili nella Juventus e nella Roma, poi Frosinone in Lega Pro e tanta iInterregionale: Narnese e Pesaro e Chiari e Borgo Manero… Poi l’incidente al ginocchio, salta il crociato anteriore, Davide va dall’ortopedico migliore, Mariani: ma l’operazione va male. E lui finisce come calciatore. Ricorda molto, la sua carriera, quella di Stramaccioni. Glielo fai notare, ma lui sorride: “Non scherziamo, stiamo coi piedi per terra. Io sto cercando di salire e fare bene in un mondo difficile, a forza di vittorie e serietà. Tutto qui. Altro che Stramaccioni… Sabato io penso alla Vigor Perconti”.

Già, la Vigor. Ma prima cerchiamo di capire come ci è arrivato lei alla guida di questa corazzata: l’Urbetevere dei miracoli.

“Finita la carriera, ho cominciato ad allenare: sono partito dagli Allievi Fascia B Elite della Libertas Centocelle, poi sono passato agli Allievi Elite del Villalba Mocres, quindi gli Juniores Elite del’Albalonga ed eccomi quest’anno all’Urbetevere”.

Paura per sabato?

“Paura no, ci mancherebbe: guardi che noi siamo una grande squadra… tuttavia nella partita secca, anche se hai due risultati a favore su tre e giochi a casa tua, tutto può accadere. Una giornata storta, capita…”.

A proposito di grande squadra: mi dicono che dei suoi ’94 e ’95 in diversi andranno a giocare tra serie D e Lega Pro. E’ così?

“Io non mi occupo di queste cose, ci pensa la società. Certo, sono informato: saranno in molti il prossimo anno a tentare la carriera da calciatore vero… Auguri sinceri dal loro mister”.

Parliamo della squadra. Chi è cresciuto di più nel corso della stagione?

“Beh, come collettivo abbiamo fatto grandi miglioramenti. Poi a dicembre sono arrivati quattro rinforzi e abbiamo fatto il salto di qualità: Ranieri dal Maccarese, Chiostro dal Fregene, Ulissi dal Futbol e abbiamo tesserato un ragazzo ivoriano, Carrion. La squadra è diventata solida, arcigna, brillante”.

Qualche nome che è sicuramente finito sul taccuino degli osservatori?

“Beh, immagino Salini e Gregori. Ma io faccio un altro nome: Luca Pellizzaro, un ragazzo che qui giocava esterno e io l’ho messo in mezzo al campo e ora mi sta dando un  mucchio di soddisfazioni”.

Che filosofia di lavoro ha?

“Ordine ed equilibrio. Ma dipende dai giocatori, perché io penso che devi adattare il modo di giocare agli elementi che hai. Lavoro in microcicli, settimanali e mensili, per valutare il lavoro e pensare ad eventuali modifiche”.

Mi ricordi il più bel gol che avete segnato.

“Se ne devo scegliere uno, il gol fatto su schema su calcio piazzato cobtro il Montecelio, partita finita 2-1 per noi. Anche perché con quello schema siamo andati in gol altre tre o quattro volte. Se penso invece all’elaborazione dell’azione, mi viene in mente il gol segnato col Corneto Tarquinia”.

E’ la prima volta che l’Urbetevere arriva alla fase finale juniores d’elite, vero?

“E’ la prima volta che fa questa categoria. La società non ha una prima squadra, fino ad ora ha sempre lavorato molto sulle categorie più giovani, ma grazie alla nostra meravigliosa stagione sa che ora può contare anche sui ragazzi più grandi, che hanno un mercato interessante. il titolo regionale, se mai arriverà, lo vogliamo dedicare proprio alla società che purtroppo, nelle categorie più giovani, di finali ne ha già perse nove. Una sorta di maledizione che tutti noi vogliamo cancellare per sempre”.

Appuntamento sabato, alle ore 16, al centro sportivo dell’Urbetevere. La sfida con la Vigor Perconti è tutta da vivere.

EMILIO PIERVINCENZI

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